Terzo appuntamento con i protagonisti della categoria Big, che parteciperanno alla settantunesima edizione del Festival di Sanremo. Oggi tocca a un volto noto e caro agli eurofan: Ermal Meta.

Prossimo alla quarantina, albanese naturalizzato italiano, cantante nonché apprezzato cantautore e polistrumentista, Ermal Meta ha vinto nel 2018 il Festival di Sanremo in coppia con Fabrizio Moro e il celebre brano “Non mi avete fatto niente”, piazzatosi al quinto posto dell’Eurovision Song Contest di Lisbona, con un clamoroso e meritato terzo posto nel televoto, dopo Israele e Cipro.

Cresciuto con la musica classica e nell’esempio della mamma, musicista professionista, Ermal ha fatto parte di due gruppi prima di intraprendere la carriera solistica: Ameba 4 e La Fame di Camilla. Con entrambi ha partecipato a Sanremo Giovani, rispettivamente nel 2006, con il brano Rido, forse mi sbaglio, e nel 2010 con Buio e luce. Entrambe le canzoni furono eliminate durante la competizione.

In seguito allo scioglimento de La Fame di Camilla nel 2013, Ermal Meta ha intrapreso la propria attività di autore, scrivendo brani, tra gli altri, per Francesco Renga, Francesca Michielin, Francesco Sarcina, Giusy Ferreri, Emma, Red Canzian, Lorenzo Fragola, Marco Mengoni e Patty Pravo. Suo anche il brano “Non so ballare” che Annalisa ha presentato al Festival di Sanremo nel 2013, anche se pubblico e giuria hanno decretato in seguito l’inedito “Scintille” per la cantante savonese. Suoi anche i brani inseriti nella colonna sonora di alcune serie televisive, come “Tutto si muove” per la serie Braccialetti rossi.

Nel 2015 Ermal Meta prende parte a Sanremo Giovani e viene selezionato per il Festival di Sanremo 2016, appunto, nella sezione Giovani. Nell’edizione vinta dagli Stadio con “Un giorno mi dirai”, Meta si piazza terzo con il brano “Odio le favole”; nella categoria Giovani si impose prepotentemente Francesco Gabbani con la sua celeberrima “Amen”. La canzone “Odio le favole” fu inserita nel suo primo album solista intitolato “Umano” uscito nel febbraio del 2016.

Meta giunge terzo anche nel Sanremo del 2017, edizione numero sessantasette, con la canzone “Vietato morire” ma questa volta tra i Big, nell’edizione che ha visto trionfare Francesco Gabbani con “Occidentali’s karma” davanti a Fiorella Mannoia. Sorta di “sequel” del singolo autobiografico “Lettera a mio padre” uscito nel 2014, “Vietato morire” é una bravo di speranza, che l’autore ha dedicato alla madre.

La canzone viene inclusa nel CD omonimo, che raggiunge il numero uno nelle classifiche italiane, riuscendo a conquistare anche un disco di platino.  Lo stesso album include anche le canzoni Ragazza paradiso, la collaborazione con Jarabe de Palo Voodoo love e il duetto con Elisa intitolato Piccola anima.

Nell’edizione del 2017 degli MTV Europe Music Awards di Londra, Meta ha vinto il Best Italian Act. L’anno seguente, il 2018, come anticipato, é stato l’anno della consacrazione per Ermal: la vittoria a Sanremo con Fabrizio Moro e la toccante “Non mi avete fatto niente”, premiata dal televoto anche all’Eurofestival di Lisbona, dove é stata presentata interamente in italiano, nonché la pubblicazione dell’album “Non abbiamo armi” che di nuovo lo riporta al top degli album più venduti in Italia e con il quale conquista un altro disco di platino per le vendite. 

Impegnato sempre nel sociale, ultimamente ha preso parte lo scorso anno al progetto Italian Stars 4 Life, un supergruppo che ha registrato a distanza la canzone di Rino Gaetano Ma il cielo é sempre più blu, finalizzato a raccogliere fondi per la Croce Rossa Italiana nel progetto “Il tempo della gentilezza” per l’emergenza Covid-19. Il singolo digitale, si piazzerà al quinto posto della speciale chart italiana.

Ermal Meta torna a Sanremo dopo tre anni, con la canzone “Un milione di cose da dirti”. Si tratta di una “semplicissima canzone d’amore“, semplice ma al tempo stesso diretta ma rarefatta, nella speranza di una prossima rinascita per tutti.