Sono Bologna, Milano, Pesaro, Rimini e Torino le 5 città in lizza nel rush finale della gara per la scelta della città che ospiterà l’Eurovision Song Contest 2022. Ad annunciarlo è Il Resto del Carlino.

Sempre secondo il quotidiano bolognese, giovedì scorso si è tenuto un sopralluogo ufficiale da parte della Rai e dell’EBU (European Broadcasting Union), nei Padiglioni della Fiera di Rimini, in vista della decisione finale. Al sopralluogo era presente anche il sindaco Andrea Gnassi

Delle 17 città che avevano manifestato interesse ad ospitare l’Eurovision 2022, solo 11 hanno poi inviato il dossier dettagliato della propria candidatura. Ora con un’ulteriore scrematura si è giunti alle 5 città in cui, immaginiamo che Rai ed EBU abbiano svolto, o stiano svolgendo, sopralluoghi simili a quello effettuato a Rimini. Sarebbero quindi, definitivamente fuori dai giochi Acireale, Alessandria, Genova, Palazzolo Acreide, Sanremo, ma soprattutto la capitale Roma,

Di seguito alcuni dei criteri fissi, stabiliti dall’EBU, che le città candidate devono obbligatoriamente possedere:

  • Un aeroporto internazionale a non più di 90 minuti dalla città.
  • Oltre 2 000 camere d’albergo nella zona vicina all’evento.
  • Un’infrastruttura (stadio/sede/centro) in grado di ospitare una trasmissione in diretta su larga scala con i requisiti minimi elencati di seguito.

L’infrastruttura deve:

  • Essere al coperto, dotata di aria condizionata secondo gli standard vigenti e ben perimetrabile;
  • Avere una capienza di 8.000 – 10.000 spettatori nella sala principale durante l’evento ESC (che corrisponda al 70% della capienza massima prevista per i normali concerti, prendendo in considerazione le specifiche esigenze di ESC per palco e produzione);
  • Essere dotata di un’area principale che possa ospitare un allestimento e tutti gli altri requisiti necessari a realizzare una produzione di alto livello con altezze disponibili di circa 18 metri, in particolare, con buone capacità di carico sul tetto, e facile accesso al carico;
  • Avere una struttura logistica intorno all’area principale che supporti le esigenze della produzione di ESC quali: infrastrutture per la sicurezza, un centro stampa per 1.000 giornalisti, un’area per le delegazioni (artisti) che includa i camerini, strutture per il personale ed uffici, un’area per l’hospitality, servizi per il pubblico come toilettes e punti per la vendita di cibo e bevande ecc.;
  • Disporre di aree a raso e di facile accesso contigue ed integrate nel perimetro dell’infrastruttura per il supporto tecnicologistico di 5.000 mq;
  • Essere disponibile esclusivamente per 6 settimane prima dell’evento, 2 settimane durante lo spettacolo (che si svolgerà a maggio) e una settimana dopo la fine dell’evento per lo smontaggio.

Ricordiamo che la Rai, in accordo con l’European Broadcasting Union, sceglierà la città ospitante a breve, tra la fine di agosto e l’inizio di settembre,