Secondo il sito di OGAE Greece, le esibizioni “live-on-tape” potrebbero essere confermate per l’Eurovision Song Contest 2022.

Le esibizione “di riserva” registrate preventivamente, nei propri Paesi, sono state introdotte nel 2021, a causa della pandemia di Covid-19. 

Cosa sono le esibizioni “live-on-tape”?

Ogni tv nazionale dovrà quindi registrare un filmato in cui l’artista dovrà esibirsi rigorosamente live, esattamente come farebbe nel Contest, senza alcuna modifica alla voce o qualsivoglia altra post-produzione. Non vi sarà pubblico in studio e il filmato sarà personalmente supervisionato dal capodelegazione di ogni paese. La registrazione dovrà contenere 3 diverse esibizioni che insieme dovranno generare un filmato di 60 minuti totali: sarà poi il capodelegazione a prendere la decisione su quale delle tre utilizzare definitivamente. Per garantire la parità di trattamento, durante la registrazione vi sarà un collegamento live con il supervisore esecutivo dell’Eurovision Martin Österdahl, con un rappresentante delle tv ospitanti e con un rappresentante esterno addetto al controllo delle votazioni.

È espressamente vietato l’utilizzo della performance nazionale, ma resta possibile mutuarne palcoscenico e set, con l’unica prescrizione di ricorrere a strumenti tecnici del tutto simili a quelli che vi sarebbero stati nel contest eurovisivo, al massimo in dimensioni più ridotte. Non possono essere utilizzate realtà aumentata o virtuale, sovrapposizioni, coriandoli, riprese tramite droni, acqua, chromakey o schermi verdi.

“Live-on-tape”: i precedenti all’Eurovision 2021

All’Eurovision Song Contest 2021 solo l’Australia ha utilizzato la propria esibizione “live-on-tape” a causa delle restrizioni di viaggio che hanno reso impossibile per Montaigne recarsi a Rotterdam.

Durante le prove per la prima semifinale, un membro del gruppo islandese Daði og Gagnamagnið è risultato positivo al Covid-19 e quindi è stata utilizzata la registrazione di una delle prove del gruppo.

I preparativi di Torino

Nel frattempo, Matteo Gaudimundo, venue manager del PalaOlimpico, in un’intervista rilasciata a La Stampa, ha dichiarato quanto segue sull’organizzazione del concorso a Torino:

I concerti sono in attesa di conferma, mentre il grande appuntamento sicuro è a maggio. Se per le ATP Finals abbiamo coinvolto il Teatro dei Ragazzi, lo Sporting e l’Aci, Eurovision amplificherà il concetto di “venue estesa” perché ci hanno richiesto spazi molto vasti. Il centro stampa e altre macroaree avranno spazi appositi all’esterno della struttura con ristoranti dedicati. Abbiamo in mente un progetto accattivante che coinvolgerà piazza d’Armi con padiglioni temporanei, per poter accogliere al meglio le 41 delegazioni e i circa 750 media presenti. Sarà un’altra bella sfida, ma siamo pronti.

L’Eurovision Song Contest 2022 si svolgerà il 1012 e 14 maggio prossimi presso il PalaOlimpico di Torino.

Foto: © EBU