Gli Intelligent Music Project sono il supergruppo che rappresenterà la Bulgaria all’Eurovision Song Contest 2022 con il brano “Intention”. Si esibiranno nella Prima Semifinale di martedì 10 maggio, quella in cui anche l’Italia avrà la possibilità di televotare.
Chi è il fondatore e cime nascono gli Intelligent Music Project?
Gli Intelligent Music Project sono nati da un’idea di Milen Vrabevski nel 2012, che è anche il produttore e autore di tutta la musica e dei testi della band.
Nonostante sia un medico, Vrabevski ha idee musicali incredibili e il talento per creare musica e per riunire le persone giuste. All’inizio gli Intelligent Music Project hanno iniziato come band da studio, coinvolgendo il tastierista Ivo Stefanov nel ruolo di ingegnere del suono e co-produttore musicale, insieme a molte rock star internazionali come John Lawton, che era il nostro primo cantante, Joseph Williams e Simon Phillips dei TOTO, John Payne degli ASIA, Carl Sentence dei Nazareth, Bobby Rondinelli dei Black Sabbath e Rainbow, Todd Sucherman degli Styx e molti altri musicisti.
Ormai Milen Vrabevski ha all’attivo 6 album con la band. E la formazione che vedete ora è insieme dal 2018. Di solito siamo 9 persone sul palco e osiamo dire che abbiamo uno dei più importanti musicisti bulgari. Naturalmente, abbiamo Ronnie Romero come frontman, che è probabilmente il cantante rock più attivo e ricercato al giorno d’oggi, scelto personalmente dal leggendario Ritchie Blackmore per cantare per i Rainbow. Siamo molto contenti che da 3 anni sia completamente impegnato con gli Intelligent Music Project.
Come descrivereste la vostra musica e il vostro genere musicale?
Gli Intelligent Music Project sono un mix creativo di melodia, hard-rock con sfumature progressive, guidato da riff di chitarra e tastiere accattivanti, spesso combinati con interessanti texture sinfoniche e complessi arrangiamenti musicali.
Il ricco suono della band è il risultato dell’esperienza musicale di tutti i membri della band e naturalmente delle grandi idee di Milen Vrabevski, che scrive anche musica e testi.
Simon Phillips suona la batteria in 4 dei nostri 6 album e non potete immaginare quanto sia importante avere un tale musicista con noi, che è anche co-produttore musicale di quegli album.
Slavin Slavchev musicista rock, che ha vinto una delle realtà canore più popolari come X-Factor.
E poi c’è Stoyan Yankoulov, che si è classificato quinto all’Eurovision nel 2007. (Con Elitsa Todorova in “Water“. I due artisti hanno partecipato anche nel 2013 com “Samo šampioni“, non raggiungendo la finale. N.d.R.). Suona, oltre al rock, anche jazz e folk. È incredibile.
Infine Ronnie Romero, che normalmente è un cantante heavy metal, ma nel nostro gruppo il pubblico può godere della sua voce incredibile in un modo diverso.
Ognuno di noi contribuisce al suono degli Intelligent Music Project.
Come è cambiata la vostra musica dagli inizi ad oggi?
Quest’anno è il decimo anniversario del nostro primo album “The Power of Mind”. Il cantante dell’album era il nostro caro amico John Lawton degli Uriah Heep, che è morto l’anno scorso e ci manca molto. Naturalmente la nostra musica è cambiata durante gli anni. Se ascoltate i nostri album uno dopo l’altro, vi renderete conto di come stiamo migliorando con ogni album e questo è normale.
Per quanto riguarda i testi, hanno sempre portato un messaggio positivo e motivante, con un’enfasi su temi della vita quotidiana, attraverso i quali l’autore offre consigli chiave sul successo basati sulla sua esperienza personale e sulla sua visione.
Attraverso il linguaggio della musica, Milen Vrabevski mira a portare in primo piano i valori fondamentali che possono servire come solida base per i giovani nel loro percorso per diventare adulti maturi che conducono vite significative. Questa è la nostra missione.
Parlateci del significato di “Intention” che presenterete a Torino, tra qualche settimana?
“Intention” racconta della lotta personale nei nostri pensieri e nelle nostre menti per liberarci da vecchi schemi di credenze e comportamenti che ci trattengono. Come diciamo alla fine del video “Non è mai troppo tardi per mettere piede sulla strada giusta – tutto ciò che serve è una ferma intenzione”.
E il sentiero giusto dovrebbe essere un sentiero di crescita, di esistenza dignitosa e di vita con una missione. L’ombra da cui sei inseguito è in realtà il tuo ex te stesso. Volta le spalle all’ego e all’egoismo e inizia a vivere per le persone che ti circondano… Cambiare te stesso è una forte battaglia interna, dentro la propria anima… Quasi una guerra. Se la parte migliore di te vince, ti senti libero e felice! E più ti senti libero, più ti allontani dalla vita reale. Un paradosso a prima vista, ma l’ambiente in cui ti trovi non è fatto per renderti felice di default. Il senso di libertà e felicità è uno stato d’animo che insegni a te stesso a prevalere nei tuoi pensieri. È il risultato di una significativa utilità quotidiana. Quindi, trova nel profondo di te stesso i segnali interiori dell’incomparabile sensazione di felicità, il senso di libertà e la soddisfazione spirituale dell’esistenza.
In un momento drammatico come quello che si sta vivendo in Europa oggi, cosa può fare la musica per aiutare il dialogo e la pace tra i popoli?
Il linguaggio della musica è universale e ha sempre unito i popoli. Ma la musica non può fermare la guerra, sono le persone che possono farlo.
Per l’intervista si ringrazia Paolo Boccadoro.
Foto: ORLIN NIKOLOV