Con l’avvicinarsi dell’Eurovision Song Contest 2022, si scoprono sempre più particolari anche sulle esibizioni di apertura e di intervallo che vedremo nei tre show live.
Se è già nota la presenza di Diodato e di Dardust, con Benny Benassi e Sophie And The Giants, nella Prima Semifinale, grazie a un’intervista di Luca Dondoni a Emanuele Cristofoli, noto come Laccio, per La Stampa, scopriamo nuovi interessanti particolari su ciò che ci aspetta.
Laccio si occupa della direzione artistico/coreografica dei vari momenti di spettacolo che vedremo nel prossimo Eurovision Song Contest.
Innanzi tutti nuovi particolari sul ruolo dei tre presentatori, Laura Pausini, Alessandro Cattelan e Mika:
Ai presentatori verrà affidato il racconto dell’Italia grazie allo slogan scelto per la nostra edizione: “The Sound of Beauty”.
L’apertura della Prima Semifinale utilizzerà la realtà aumentata, mentre, come già anticipato, l’inizio della Seconda Semifinale, avrà come protagonista Alessandro Cattelan:
L’opening della prima semifinale trasmetterà empatia e la realtà aumentata con le immagini dei pianeti proiettati in platea con più di 40 ballerini faranno un omaggio al sole come simbolo di gioia, vita e speranza. Lo show iniziale della seconda semifinale sarà affidato ad Alessandro Cattelan che mostrerà il carattere divertente degli italiani; sorrideremo dei nostri stereotipi, saremo autoironici.
La Finale si aprirà con i Rockin’ 1000 e con una performance studiata per Laura Pausini, mentre uno dei momenti di sabato 14 maggio vedrà esibirsi anche Mika, che aveva già dichiarato che la sua performance sarebbe stata provocatoria:
Vedrà il collegamento live con i ragazzi di Rockin’ 1000 da piazza San Carlo e quando le immagini arriveranno in studio troveranno Laura Pausini che si prenderà un momento costruito apposta per lei con cambi di scena importanti e un pot-pourri delle sue hit in ben 5 lingue diverse. Sempre durante la finale Mika avrà un suo medley di canzoni e approfitterà per lanciare in mondovisione il nuovo singolo. La sua sarà una performance nella performance.
Laccio, poi afferma quanto sia complicato lavorare ad un progetto come quello dell’Eurovision Song Contest:
È complicatissimo. Ci sono molti reparti che devono lavorare all’unisono con la produzione affidata alla Rai che ha messo in campo una grande professionalità, ma non si dorme molto. Per quanto riguarda i momenti di show c’è più elasticità rispetto alla gara che invece deve seguire regole ferree. Lavoro al fianco di Claudio Santucci, head of show e Claudio Fasulo, Executive Producer e dirigente Rai di lungo corso ed entrambi hanno una sensibilità unica per quanto riguarda lo spettacolo e la sua realizzazione.
Dobbiamo, quindi aspettarci uno show sorprendente con trovate mai viste prima e un Pala Olimpico stravolto per l’occasione:
È un spazio contemporaneo, ci ha stupiti per la sua versatilità. Pensavo che, con tutte le richieste che arrivano da ogni paese, potessero nascere dei problemi, invece l’architettura del Pala Olimpico sembra nata per l’Eurovision Song Contest.
Il movimento del palco e l’architettura dello stage che si ispirano alla storia del nostro Paese, al sole e permettono dei movimenti di scena da lasciare senza fiato. Una cosa mai vista prima dal vivo e in televisione.
Chi è Emanuele Cristofoli, in arte Laccio
Giovane, eclettico, poliedrico, Emanuele Cristofoli in arte Laccio rappresenta un talento non convenzionale e rivoluzionario nel mondo della danza e non solo.
Il quotidiano più importante della stampa “W” di New York lo definisce “youthquake”, terremoto; Vogue invece parla di lui come il giovane talento “with the face of Botticelli angel and the spirit of Johnny Rotten”.
I suoi interessi però sono diversi infatti si specializza come interior designer all’Istituto Europeo di Design e nel frattempo si dedica anche alla moda: disegna una collezione che riscontra molto successo, da Villamoda nel Kuwait a Bloomingdale’s di New York e a seguire sulle pagine di “Vogue” Inghilterra e sulla rivista internazionale “W”.
Le sue esperienze artistiche hanno inizio grazie all’incontro con la danza urbana, conquistando fin da subito approvazione grazie al suo innato talento.
La carriera di Laccio intraprende diverse direzioni: prima ballerino, poi coreografo e direttore artistico.
Grazie all’esperienza oggi Laccio è in grado di curare, coordinare ed organizzare un evento, sia di natura teatrale, musicale o televisiva, definendolo in ogni suo dettaglio.
La sua direzione artistica si avvale di un’impronta cangiante ed innovativa, è evidente il suo stampo nella realtà del Modulo Project, la compagnia di danza urbana più attiva ed originale nel panorama nazionale, e della Modulo Factory, la prima accademia ad avviamento professionale dedicata a ballerini specializzati nell’ambito delle danze urbane.
Nell’ultimo anno sono stati diversi i progetti ai quali Laccio si è dedicato, tra questi vediamo:
Loro 1 e 2, film di Paolo Sorrentino per il quale ha curato l’intera parte coreografica;
Dance Dance Dance, dove per il secondo anno consecutivo ha capitanato una numerosissima squadra di concorrenti, coreografi e ballerini;
Calzedonia e Tezenis show, per i quali ha curato la direzione artistica dell’intero show e coreografato le performance.
Biografia tratta da www.laccioland.com