Alla vigilia della Finale di “Una Voce per San Marino”, abbiamo raggiunto Senhit, che questa sera insieme a Jonathan Kashanian, farà gli onori di casa della seconda edizione della selezione del Titano per l’Eurovision song Contest 2023

La nostra chiacchierata con l’artista bolognese, prende il via proprio dallo show di stasera:

Torno a fare la conduttrice, perché squadra che vince non si cambia e quindi quest’anno hanno deciso di richiamarci. Io ero disponibile e poi per me San Marino è una famiglia, perciò ho detto… “assolutamente sì”. Ci saranno dei momenti un cui canterò come l’anno scorso, ci saranno degli omaggi, degli ospiti, però fondamentalmente ci sarà la gara per decretare chi sarà il prossimo rappresentante di San Marino all’Eurovision.

Poi aggiunge:

Quest’anno San Marino RTV e Media Evolution hanno deciso di fare qualcosa di diverso, inglobando emergenti e big e quindi di dare a tutti la possibilità di fare la gara nelle semifinali. I finalisti sono già stati scelti e ci sono nomi grossi, ma anche nomi meno conosciuti. Che vinca il migliore!

Lo scorso anno, “Una Voce per San Marino” ebbe grande eco sia nelle testate giornalistiche più importanti che nelle TV nazionali:

Quella dell’anno scorso è stata un’ottima edizione sorprendente perché nessuno si aspettava tanto successo e tanta attenzione. È stato un momento meraviglioso. Sicuramente ha aiutato la presenza di Achille Lauro e probabilmente anche l’Italia aveva voglia di scoprire chi portasse San Marino in gara. Dopo il successo dei Måneskin, l’Eurovision è tornato finalmente alla ribalta, perché è una delle kermesse musicali più importanti del mondo, quindi è una grossa vetrina, un grosso palco, una grossa opportunità.

Si torna a parlare della gara che vedremo questa sera:

Lo scorso anno il nome di Achille Lauro era un nome importante, mentre quest’anno la gara è più aperta. Ci possono essere varie motivazioni per partecipare, ma per me contano sempre la musica e le canzoni. Sicuramente un cantante come Massimo Di Cataldo, per fare un esempio, che da noi è conosciuto, magari per il pubblico dell’Eurovision può essere una grande novità e se poi ha il pezzo che funziona perché no? Così come Deborah Iurato, Lorenzo Licitra oppure Ronela (Ronela Hajati rappresentante dell’Albania a Torino N.d.R.) che vuole riprendersi la ribalta e tornare all’Eurovision.

Chiediamo, quindi, a Senhit che cosa ha pensato dall’esibizione e della partecipazione di Achille Lauro alla kermesse europea:

Mi è piaciuto moltissimo nella semifinale, un’esibizione davvero bella. È stato bravo, preciso, è stato Achille Lauro come lo conosciamo in Italia. Però, per un palcoscenico come quello europeo, la sua esibizione poteva sembrare qualcosa di già visto. Secondo me lui è arrivato all’Eurovision con una sorta di strafottenza, ma in senso positivo, pensando di portarsi a casa la finale. In Europa, però, è diverso e quindi ha pagato un po’ questo atteggiamento. Inoltre l’Eurovision necessita di un lavoro prima, la promozione, i pre-party. C’è uno zoccolo duro di pubblico molto complicato da conquistare. Quindi non mi ha stupito che non sia andato in finale anche se mi è dispiaciuto tantissimo perché aveva canzone ed esibizione validissima. Forse ha trascurato alcuni aspetti del concorso e quindi i fan lo aspettavano un po’ al varco. Forse è stato un po’ superficiale. 

Finale che Senhit, invece a Rotterdam, è riuscita a raggiungere:

Io in finale ci sono arrivata con “Adrenalina”, ma il primo anno, nel 2011, io avevo la stessa spocchia di Lauro, la stessa superficialità. Non sapevo cosa fosse l’Eurovision, pensavo fosse una kermesse minore. Arrivavo dalla cultura sanremese e facevo fatica a capire cosa fosse il concorso. 

Nel 2021, invece, sarà anche a causa dello stop dovuto al Covid-19, avevo una tale voglia di esibirmi e di riprendermi la finale che non ero riuscita raggiungere 10 anni prima, che ho lavorato tantissimo con Luca Tommassini. Ci siamo inventati il “Freaky Trip to Rotterdam” e abbiamo partecipato ai pre-party. Insomma ci siamo impegnati tantissimo. Se Sono diventata la Freaky Queen è grazie all’affetto degli eurofan.

Ma Senhit tornerebbe all’Eurovision Song Contest?

Sì! Ti ho stupito? (ride N.d.R.). Non solo per l’importanza del concorso o per il grande pubblico. Io mi sto godendo ancora gli strascichi di Rotterdam. mi invitano ai pre-party e mi chiamano a diversi eventi. L’affetto degli eurofan non l’ho trovato da nessuna parte ed è una forma di affetto fedele e sincero. 

Le chiediamo, quindi se dopo due anni alla guida di “Una Voce per San Marino”, non abbiam intenzione di cimentarsi anche nella conduzione di altri show:

Sono occasioni sporadiche che funzionano perché mi tolgono dalla mia confort zone e quindi mi piacciono. Anche se mi hanno invitato a presentare il 16 giugno il Gran Galà del Festival internazionale di Cori Lgbtq+ Various Voices, che si terrà nella mia città, Bologna, a giugno. Uno dei cori sarà ospite di “Una Voce per San Marino” e presenterà due successi dell’Eurovision.

Per quanto riguarda altre forme di spettacolo, perché no! Arrivo dai musical e mi sono costruita l’arte del recitare, cantare e ballare. L’artista deve essere tale a 360 gradi, come sanno fare in America. Non mi dispiacerebbe…

Chiediamo, infine, a Senhit di raccontarci come è nata la collaborazione con Laccio, direttore artistico degli Opening e degli Interval Act dell’Eurovision Song Contest 2022:

Ho pensato a Laccio per “Try To Love You”, il mio nuovo singolo che presenterò anche stasera. Avevo voglia di cambiare, di rinnovarmi. Volevo qualcosa di più intimo, rispetto a quanto proposto fino a ora e Laccio mi è sembrata la persona giusta. Mi sono innamorata di quello che ha fatto a Torino e l’ho chiamato. Lui si è dimostrato gentile e disponibile.

Sarò comunque sempre grata a Luca Tommassini, con cui sono in ottimi rapporti, perché se non ci fosse stato lui non ci sarebbe stata la Freaky Queen.

Vedremo se la collaborazione con Laccio continuerà anche per i miei futuri singoli, Ne sto preparando due e quello estivo mi piace molto…. sarà una sorta di “Adrenalina” 2.0.

Ringraziamo Senhit per la disponibilità e le auguriamo il meglio per la sua carriera.

Senhit: la “Freaky Queen

Dopo aver rappresentato la Repubblica di San Marino per due volte all’Eurovision Song Contest, Senhit è stata confermata per il secondo anno come presentatrice della serata finale di “Una Voce per San Marino”, il festival che sabato 25 febbraio sceglierà l’artista che rappresenterà il Titano all’Eurovision Song Constest 2023

Continuano intanto le esibizioni della “Freaky Queen” nei più importanti festival dedicati al mondo dell’Eurovision Song Contest. Il prossimo appuntamento è il 10 marzo al Melodifestival di Stoccolma.

È in radio e in digitale “Try to love you” il nuovo singolo di Senhit, una ballata in inglese, raffinata e dal sound internazionale. Il brano è accompagnato da un video, online su Youtube, con la regia e la direzione creativa di Laccio e Shake. Il video è stato presentato in anteprima con un billboard nell’iconica Times Square di New York.

Il brano è prodotto da Thomas Stengaard, che già ha collaborato con Senhit per “Adrenalina” (singolo arrivato in finale all’Eurovision Song Contest 2021 per San Marino e che ha superato 18 milioni di ascolti su Spotify) e che ha lavorato con molte star eurovisive e artisti come Alvaro Soler.

Senhit è stata chiamata a presentare il 16 giugno il Gran Galà del Festival internazionale di Cori Lgbtq+ Various Voices, che si terrà a Bologna dal 14 al 18 giugno 2023 con il Patrocinio della Regione Emilia Romagna. Oltre a presentare la serata, Senhit sta preparando una performance a sorpresa e si esibirà anche durante la Cerimonia di chiusura del 17 giugno.

Foto: © Mattia Guolo