Toto Cutugno, “l’italiano vero”, si è spento oggi 22 agosto all’ospedale San Raffaele di Milano dove era ricoverato per l’aggravarsi di una lunga malattia.
Icona della musica italiana nel mondo, il cantautore aveva da poco raggiunto gli 80 anni. 15 partecipazioni al Festival di Sanremo, una vittoria, nel 1980 con il brano “Solo noi” e la vittoria, per noi eurovisivi, più bella. Quella inaspettata all’Eurovision Song Contest di Zagabria 1990, con un brano scritto in appena due giorni, che però piacque da subito al pubblico europeo. E non solo per il suo messaggio.
“Insieme 1992” invocava un sogno, quello di pace e solidarietà, all’interno del quale tutti gli abitanti dell’Europa si tengono per mano e possono raggiungere l’unione e la fratellanza che sarebbe stata, di lì a poco, sancita a Maastricht e suggellata proprio da “una canzone italiana”. Come ormai noto, la decisione di inviare Toto Cutugno all’Eurovision 1990 venne presa a seguito della rinuncia dei Pooh che, con “Uomini Soli”, avevano vinto il Festival di Sanremo di quell’anno. Li ringraziò persino, per quella possibilità che gli era stata concessa. Poi una rocambolesco susseguirsi di eventi, che lo portarono a trionfare e a regalare all’Italia una storica vittoria, la seconda dopo quella di Gigliola Cinquetti nel 1964.
Questo il commiato della Carosello Records:
A poco più di un mese dal suo ottantesimo compleanno ci lascia uno degli artisti italiani più famosi di sempre. Cantautore da oltre 100 milioni di copie, esponente della musica italiana più noto in tutto il mondo, cantautore che ha saputo portare la semplicità e la tradizione della canzone italiana anche all’estero, un artista dalla straordinaria carriera che continuerà a ispirarci e unirci.
Salvatore Cutugno, questo il suo vero nome, era nato il 7 luglio del 1943 a Fosdinovo, in provincia di Massa-Carrara. Era malato da tempo a causa di un tumore e a dare la notizia della dipartita il suo manager Danilo Mancuso, informando che lo stesso si era aggravato negli ultimi mesi. È morto all’ospedale San Raffaele di Milano, dove era ricoverato.
Messaggi di cordoglio giungono da tutto il mondo musicale italiano, che abbracciano l’artista in questo suo ultimo viaggio. Probabilmente è “L’Italiano” la canzone del nostro paese più famosa e conosciuta al mondo, una sorta di inno che qualunque musicista, con in braccio una chitarra, ha certamente intonato nella propria vita. Mentre proprio “Insieme 1992” è divenuta una sorta di inno europeo, che toccò all’epoca il cuore di tutte quelle persone che stavano vivendo un periodo storico di profondi e significativi cambiamenti, politici ed economici.
Grande la notorietà acquisita nell’Est Europa, senza distinzione di confini proprio tra Ucraina e Russia. All’inizio del conflitto precisò di essere “apolitico” ed estese invece il suo messaggio, dichiarando di sognare “bambini russi e ucraini insieme”.
Ciao Toto, grazie per aver elevato l’Italia nel mondo.