Si è conclusa la sesta giornata di prove dell’Eurovision Song Contest 2025, in cui hanno effettuato la loro prima prova i Paesi direttamente qualificati nella Finale.
Prima prova, quindi per i Big 5 (Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Spagna) per il Paese ospitante (Svizzera).
Ogni artista ha avuto modo di provare per 30 minuti e di eseguire il proprio brano almeno tre volte..
Le prove della prima settimana saranno a porte chiuse in modo che gli artisti abbiano lo spazio per rifinire le loro esibizioni e per far sì che si concentrino sulle loro esibizioni senza distrazioni. La pubblicazione di foto e video è cambiata rispetto agli anni precedenti: verrà condiviso un video intitolato “I’ve Arrived” per ogni artista su Instagram e TikTok nel corso della giornata, mentre le foto delle prove saranno pubblicate sui social del concorso il giorno dopo.
Le informazioni di questo articolo sono quelle disponibili sul Reddit ufficiale dell’Eurovision Song Contest.
Germania – Abor & Tynna – Baller
L’esibizione si apre con Abor che suona un’introduzione classica di “Baller” al violoncello davanti a una tenda che va dal pavimento al soffitto, ma si tratta di un violoncello elettrico bianco, illuminato da LED bianchi. Poi il sipario si abbassa, per rivelare Tynna in cima a un enorme oggetto di scena – uno stereo boombox in stile anni ’80, alto forse 3 metri, con una piattaforma centrale dove Tynna esegue la prima strofa e il ritornello prima di scendere per unirsi ai suoi quattro ballerini, che la illuminano con faretti portatili mentre fanno freestyle intorno a lei.
Tynna indossa un abbigliamento che fa pensare a Lara Croft in un rave berlinese: hotpants neri in stile militare e stivali militari alti fino al ginocchio, un crop top nero e guanti di pelle increspati lunghi fino al gomito.
L’illuminazione e la grafica contribuiscono a creare un’atmosfera grintosa e industriale: molte luci stroboscopiche bianche e blu che pulsano, la scritta BALLER in enormi lettere bianche sul LED wall nero lampeggiante e un’enorme eco sulla voce di Tynna nel ritornello che fa sembrare che questa festa si svolga nel più grande magazzino di sempre.
Per la strofa e il ritornello finali Tynna balla sulla passerella mentre Abor suona il suo violoncello in cima allo stereo portatile per la seconda metà. A differenza della selezione nazionale, il violoncello non viene spaccato alla fine.
Lo stereo esplode nel ritornello finale e c’è un grande fuoco d’artificio alla fine.
Francia – Louane – Maman
La nota delle delegazione francese descrive la performance di Louane come segue:
Sul palcoscenico, la sabbia cade, granello dopo granello, come il tempo che scivola in una clessidra. È più di una performance. È un promemoria: il tempo scorre veloce e ogni momento è importante.
“Maman” parla di amore, perdita e forza di andare avanti. La clessidra diventa un simbolo della vita stessa: il ciclo, l’urgenza, la bellezza del presente. Attraverso il dolore, Louane trasmette un messaggio chiaro: qualunque cosa affrontiamo, possiamo sempre rialzarci. E mentre la sabbia continua a cadere, dobbiamo vivere pienamente.
Al centro del palco c’è un cerchio ricoperto di sabbia. Louane esegue l’intera canzone illuminata all’interno del cerchio, a piedi nudi in un lungo abito di pizzo nero, mentre la sabbia piove a getto continuo dal tetto sopra di lei, cadendo su un lato del cerchio.
A un certo punto si inginocchia e libera uno spazio nella sabbia per rivelare uno specchio: ogni movimento è coreografato con precisione per rispondere a ogni ritmo di tamburo e angolo di ripresa, e c’è un’incredibile ripresa di Louane attraverso i granelli di sabbia che cadono illuminati.
L’illuminazione aumenta con gli archi e il tamburo inizia a battere sul pavimento come un battito cardiaco, fino a quando la macchina da presa si allontana per un’inquadratura finale ampia e retroilluminata.
Regno Unito – Remember Monday – What The Hell Just Happened?
Anche delegazione britannica descrive la performance delle Remember Monday con una nota ufficiale:
È la mattina dopo la notte precedente. Riveliamo le Remember Monday in un boudoir in stile Regency, che riflettono sugli eventi della sera precedente.
Quando parte il primo ritornello, ci ritiriamo e con un’esplosione di movimenti le ragazze avanzano lungo la passerella riportandoci al caos della sera precedente.
Sul palco principale c’è un lampadario gigante che si è schiantato a terra. Il lampadario è un ricordo impressionante delle buffonate caotiche della sera precedente. L’energia cresce prima che il palcoscenico piombi nell’oscurità, lasciando il caos nella sua scia, le luci ritornano e le ragazze riemergono nella sicurezza del boudoir per un ultimo dolce momento.
Il lampadario è alto quasi 3 metri, con candele intorno all’esterno. È al centro del palcoscenico, accasciato su un lato, e lampeggia e si illumina di vari colori durante l’esibizione. Il boudoir si trova su un lato del palcoscenico: un paravento imbottito in stile vintage con un cuore centrale ritagliato.
Per quanto riguarda i costumi, l’atmosfera è quella degli abiti a corsetto alla Bridgerton e alla Moulin Rouge che abbiamo visto nel video ufficiale: Lauren in azzurro, Holly-Anne in rosa e Charlotte in giallo, con tante balze e scintillii.
L’energia del caos della festa è resa ancora più evidente da un’abile ripresa: un’inquadratura in picchiata sul lampadario e alcune riprese dall’alto del pavimento a LED. C’è anche un’inquadratura finale molto carina in cui cantano le note finali attraverso il cuore nello schermo del boudoir.
Le armonie a tre parti fanno saltare il tetto della St Jakobshalle, ma c’è anche un legame molto forte tra queste tre cantanti: a un certo punto iniziano a ridere mentre cantano, e la sensazione è che il tutto sia naturale.
Non sono stati usati in questa prova, ma la delegazione afferma che ci saranno fuochi d’artificio.
Svizzera – Zoë Më – Voyage
La nota del Direttore Creativo della Svizzera, Theo Adams, descrive così la messa in scena di Zoë Më:
La svizzera Zoë Më presenta “Voyage” come un momento ininterrotto di intimità cinematografica della durata di tre minuti. La performance si svolge in un’unica ripresa continua a mano, senza tagli, senza ballerini, senza coreografie, senza scenografie, senza oggetti di scena, senza schermi LED e senza fuochi d’artificio. Si concentra interamente sulla presenza di Zoë, svolgendosi in un mondo tranquillo e concentrato costruito sui dettagli emotivi.
L’immagine è morbida ed espressiva, girata con una cinepresa full-frame che utilizza gli stessi obiettivi Zeiss Super Speed degli anni ’70 usati per girare film come Taxi Driver e Toro Scatenato. Questi obiettivi creano luci sbocciate, delicati bagliori e una bassa profondità di campo che isola delicatamente Zoë nell’inquadratura. Inizia seduta, circondata da un nero infinito e da un’illuminazione scultorea che dà alla performance la sensazione di un dipinto di Caravaggio.
Indossa un abito off-the-shoulder in seta nera di Rowanne Studio, stampato con fiori astratti in rosso intenso, viola e blu. La telecamera si muove da vicino intorno a lei, catturando i cambiamenti tra connessione e introspezione senza interruzioni. Azionata interamente a mano, ha una qualità naturale e respiratoria che risponde in tempo reale all’energia e alla presenza di Zoë. Il risultato è un flusso continuo di osservazioni silenziose e dettagliate. Intimo, immediato e senza filtri.
Al bridge, l’atmosfera si spezza. Fumo, vento e lampi netti e sovraesposti interrompono la quiete. Ma la macchina da presa non taglia mai. Si inclina, gira e risponde alla rottura con un senso viscerale di movimento, rimanendo in stretta sintonia con Zoë per tutto il tempo. Quando l’intensità si attenua, il pubblico si fa lentamente vedere, le luci dei loro telefoni brillano come stelle intorno a Zoë, prima che tutto si dissolva di nuovo nell’infinito nero in cui è iniziato.
“Voyage” è una performance costruita sulla moderazione e sulla precisione cinematografica. Utilizza la scala del palcoscenico dell’Eurovision in modo diverso, attirando tutta l’attenzione su Zoë e sull’emozione che porta con sé in ogni fotogramma. Nulla distrae. Nulla interrompe. Solo una voce, una presenza e un momento che sembra profondamente personale.
Italia – Lucio Corsi – Vorrei essere un duro
Per il racconto della prova di Lucio Corsi, rimandiamo al nostro articolo dedicato.
Spagna – Melody – Esa Diva
Non c’è nulla di quanto visto al Benidorm Fest. Ora la messa in scena sembra molto più nitida e sofisticata, e c’è una narrazione chiara che divide la canzone in tre atti distinti, ognuno dei quali è carico di energia ed emozione. Ma non si tratta solo di una sensazione: ogni atto ha i suoi colori e la sua grafica, dal viola del primo atto al rosso del secondo, fino al bianco puro della fine che si fonde con lo sfondo delle montagne sul fondo del palco.
Ogni atto ha anche una propria combinazione di ballerini – Melody ne ha cinque in totale, tre uomini e due donne – e le routine che eseguono sono diverse in ogni atto. La struttura dello spettacolo è molto intelligente e, nonostante la complessità, Melody è padrona del palco dall’inizio alla fine.
Melody indossa un corpetto nero a bustino con punte sulle spalle e sui fianchi, che ricorda un’orchidea nera, abbinato a un borsalino nero e a stivali neri alla coscia. Nell’inquadratura iniziale, la vediamo in ombra su uno sfondo bianco, e la silhouette di tutto, dalle unghie ai capelli, è un’opera d’arte.
La coreografia negli ultimi dieci secondi sembra essere qualcosa di molto particolare, che però per ora non viene rivelato dalle informazioni ufficiali.
Immagine in evidenza EBU/Corinne Cumming