Un’indagine di Eurovision News Spotlight (network di fact-checking lanciato dall’EBU) ha rivelato che l’Agenzia per la Pubblicità del Governo Israeliano avrebbe condotto una campagna pubblicitaria per incoraggiare il pubblico a votare per Yuval Raphael, seconda classificata all’Eurovision Song Contest 2025.

Sono stati pubblicati video in 35 lingue su un account YouTube creato il 20 aprile 2025 con il nome utente @Vote4NewDayWillRise, con contenuti che spiegavano come votare fino a 20 volte per Israele. I video, che hanno ottenuto milioni di visualizzazioni, mostravano Yuval Raphael che parlava direttamente al pubblico dei vari paesi.

L’account, che risulta basato in Israele, rimanda solo al portale ufficiale di voto dell’Eurovision Song Contest. Non sarebbe un canale ufficiale del governo israeliano, ma l’analisi del Google Ads Transparency Center ha confermato che le pubblicità sarebbero state pubblicate da un account verificato dell’Agenzia per la Pubblicità del Governo Israeliano.

L’analisi dei video condotta con strumenti open-source non avrebbe rilevato l’uso di intelligenza artificiale, suggerendo che Raphael abbia partecipato direttamente alla creazione dei contenuti.

La promozione ha raggiunto anche le ambasciate israeliane e gli account ufficiali dello Stato di Israele su TikTok, Instagram e X. Tuttavia, non sarebbe stata coinvolta KAN, l’emittente pubblica israeliana.

Sebbene la promozione di un concorrente nazionale sia consentita, diversi utenti sui social media hanno espresso preoccupazione sul fatto che tali azioni possano violare lo spirito della competizione, politicizzando o strumentalizzando il processo di voto.

Altri paesi come Malta, Grecia e Francia hanno promosso i propri artisti, ma spesso tramite canali personali o broadcaster nazionali, e senza la stessa portata della campagna israeliana. In Italia, per esempio, sono apparsi manifesti per Tommy Cash, rappresentante dell’Estonia. I poster erano sponsorizzati da Epic Records Italy, divisione di Sony Music. 

L’EBU ha dichiarato che la promozione è consentita purché non politicizzi il concorso, che rimane un evento ufficialmente non politico.

La risposta dell’EBU

L’EBU, nella persona di Martin Green CBE, direttore dell’Eurovision Song Contest, ha dichiarato:

Il nostro partner per il voto, Once, ha confermato che un voto valido è stato registrato in tutti i paesi partecipanti alla finale e nel Resto del Mondo. L’operazione di voto dell’Eurovision è la più avanzata al mondo, e ogni risultato è controllato e verificato da un team numeroso per escludere modelli di voto sospetti o irregolari. Un osservatore indipendente di conformità esamina i dati del voto pubblico e della giuria per garantire risultati validi.

Le regole dell’Eurovision sono pensate per garantire una competizione equa e neutrale. Non è vietato ai broadcaster partecipanti, né a terze parti come etichette discografiche, di promuovere i propri candidati online o altrove, purché tale promozione non strumentalizzi il concorso o violi le sue linee editoriali. Molte delegazioni fanno uso di campagne promozionali a pagamento per supportare la canzone, la visibilità e la carriera futura dei propri artisti.