A fronte del risultato di Israele all’Eurovision Song Contest 2025, diverse emittenti pubbliche hanno espresso preoccupazioni riguardo al sistema di voto e hanno messo in dubbio la natura apolitica del concorso.

In particolare, tali dichiarazioni e richieste di chiarimenti all’European Brodcasting Union (EBU) sono arrivate da VRT (Belgio), RÚV (Islanda), Yle (Finlandia), RTVSLO (Slovenia), RTVE (Spagna), AVROTROS e NPO (Paesi Bassi).

Yasmin Van der Borght, la portavoce di VRT, ha sottolineato che, pur non mettendo in dubbio l’accuratezza del conteggio dei voti dell’Eurovision 2025, le emittenti richiedono “piena trasparenza” nel processo di voto. RTVE ha inoltre annunciato l’intenzione di rivolgersi all’EBU per avviare una discussione sul format del televoto, in particolare per capire se i conflitti militari possano influenzarne i risultati.

In risposta il direttore del concorso, Martin Green, ha affermato:

Possiamo confermare di essere stati in contatto con RTVE e con diverse altre emittenti dopo la gran final di sabato per quanto riguarda le votazioni del concorso. Ora che l’evento si è concluso, terremo un’ampia discussione con le emittenti partecipanti, per riflettere e ottenere un feedback su tutti gli aspetti dell’evento di quest’anno come parte del nostro processo di pianificazione per il 70° Eurovision Song Contest del prossimo anno.

In precedenza, il primo ministro spagnolo Pedro Sánchez aveva accusato l’EBU di usare “due pesi e due misure”, poiché a Israele è stato permesso di partecipare mentre la Russia è stata esclusa nel 2022 a causa dell’invasione dell’Ucraina. 

L’impegno della Spagna per i diritti umani deve essere costante e coerente. Questo dovrebbe valere anche per l’Europa.

Se alla Russia è stato chiesto di non partecipare all’Eurovision dopo l’invasione dell’Ucraina, non dovrebbe farlo nemmeno Israele.

Non possiamo permettere due pesi e due misure, nemmeno nella cultura.

Anche i responsabili di RÚV e Yle hanno espresso preoccupazioni simili, osservando che, se l’attenzione è posta sul voto del pubblico, è necessario considerare seriamente se permettere a una persona di votare fino a 20 volte. Inoltre, in una dichiarazione congiunta, le emittenti olandesi AVROTROS e NPO hanno osservato che la partecipazione di Israele mette in discussione il carattere apolitico e unificante del concorso.

Il conflitto armato tra Israele e Palestina ha già suscitato moltissime polemiche durante la travagliata edizione del concorso 2024, svoltasi in Svezia, in cui a rappresentare Israele c’era Eden Golan. Nel 2025,  Yuval Rafal ha vinto il televoto con 297 punti, che, sommati ai 60 punti delle giurie, le hanno garantito il secondo posto.

Foto in evidenza: © EBU/Alma Bengtsson