È di pochi minuti fa la notizia che l’Eurovision Song Contest 2020 è stato annullato a causa della pandemia di Coronavirus in corso in questo momento.

Sul web, i fan delusi dalla notizia si sono scatenati in una serie di commenti e domande sul perché il concorso non potesse essere posticipato o organizzato con diverse modalità (senza pubblico, con collegamenti dalle emittenti nazionali o con esibizioni registrate). È lo stesso sito ufficiale che risponde ad alcune di queste domande.

L’Eurovision 2020 è stato cancellato per ché con la crescente diffusione del COVID-19 in tutta Europa – e le restrizioni imposte dai governi delle emittenti televisive partecipanti e dalle autorità olandesi – è impossibile continuare con l’evento dal vivo come previsto.

Non è possibile rimandare l’evento poiché è probabile che l’attuale situazione in Europa rimanga incerta per i prossimi mesi e in questa fase non è possibile garantire l’organizzazione di un evento di tali dimensioni con tutte le parti in causa entro la fine dell’anno. Organizzare il concorso nel corso dell’anno ridurrebbe anche il tempo a disposizione dell’emittente vincitrice per preparare per l’edizione dell’anno successivo.

Una delle opzioni era organizzare l’ESC di Rotterdam senza pubblico, ma i consigli delle autorità competenti per proteggere la salute e il benessere di tutti i cittadini, le restrizioni dei Paesi Bassi sugli eventi con un gran numero di persone quelle sui viaggi internazionali, al momento rendono impossibile organizzare eventi, anche senza pubblico.

Un’altra possibilità era quella di trasmettere il concorso con esibizioni via satellite o, addirittura registrate, ma è parte integrante dell’Eurovision Song Contest riunire delegazioni, artisti e fan in un unico luogo e fornire a tutti gli artisti una piattaforma uguale per competere insieme sullo stesso palco con le stesse opportunità. Viste le circostanze estreme da affrontare quest’anno, organizzare l’Eurovision Song Contest in un altro modo non sarebbe in linea con i valori e le tradizioni dell’evento.

Sul fatto che gli artisti selezionati possano esibirsi con le loro canzoni l’anno prossimo, bisognerà attendere che il Reference Group e le emittenti partecipanti si accordino a tal riguardo.

Altra questione importante è quella che riguarda i biglietti venduti e l’eventuale risarcimento alle persone che li avevano già acquistati. Su questo argomento verranno fornite informazioni al più presto. Tra le altre cose, bisognerà capire se gli acquirenti verranno risarciti o se i biglietti rimarranno validi fino al prossimo anno. Non appena sarà chiara la situazione, gli acquirenti dei biglietti riceveranno un’e-mail con le varie opzioni. Inoltre, per il risarcimento al momento l’EBU sta esaminando le varie opzioni. Anche in questo caso, non appena ci saranno ulteriori informazioni, saranno comunicate sul sito songfestival.nl. Queste indicazioni sono valide per tutte le modalità di acquisto dei biglietti, quindi anche per chi ha comprato tramite Ticketswap, tramite AVROTROS o tramite il fan club (OGAE).

Naturalmente l’EBU non ha previsto rimborsi per quanto riguarda biglietti aerei e gli hotel, essendo prenotazioni private. L’eventuale rimborso dipende dalle condizioni in cui è stata effettuata la prenotazione privata.

Naturalmente si pensa già all’edizione 2021 e a tal proposito l’EBU, le emittenti NPO, NOS, AVROTROS e la città di Rotterdam stanno continuando a trattare in merito alla possibilità di organizzare il concorso nel 2021, ma attualmente è troppo presto per discutere di eventuali dettagli sull’evento del prossimo anno.

FOTO – © NPO/AVROTROS/NOS