A seguito dell’annuncio dell’apertura delle trattative da parte dell’European Broadcasting Union (EBU) con l’emittente britannica BBC, sono diverse le città del Regno Unito che hanno manifestato la volontà di ospitare l’Eurovision Song Contest 2023.

A quelle di cui abbiamo già parlato in un nostro precedente articolo, nelle ultime ore se ne stanno aggiungendo altre.

Edimburgo

La capitale della Scozia si candida ad ospitare la manifestazione attraverso le parole del parlamentare Miles Briggs.

È comprensibile che, purtroppo, l’Ucraina non possa programmare di ospitare l’Eurovision 2023.

Edimburgo ha ospitato con successo il 17° Eurovision Song Contest nel 1972.

Edimburgo e Kiev sono città gemellate da oltre 30 anni e sarebbe la città britannica perfetta per ospitare il concorso del 2023.

Effettivamente, Edimiburgo ha ospitato, da supplente, l’Eurovision Song Contest 1972 nella Usher Hall, sede che oggigiorno non risponderebbe ai requisiti dell’EBU (Che ricordiamo prevedono un’arena che abbia dagli 8000 ai 10000 posti). L’unica sede adatta sarebbe la Highland Hall con una capacità di 10.500, situata all’interno del Royal Highland Center, complesso adiacente all’aeroporto di Edimburgo. 

Un arena da 70 mila posti per Cardiff

L’unica “Home Nation” che mancava alla appello era il Galles, che si candida attraverso la proposta di tre rappresentanti della politica gallese.

Il leader dei conservatori gallesi, Andrew RT Davies propone il Principality Stadium, un impianto sportivo polivalente con una capacità di 73 931 persone, situato a Cardiff, capitale del Galles.

È molto triste che il prossimo anno l’Eurovision Song Contest non possa tenersi nel Paese del vincitore a causa del conflitto in Ucraina.

Ma come seconda classificata, il Regno Unito avrebbe senza dubbio organizzato un evento fantastico.

Il Principality Stadium di Cardiff sarebbe una sede ideale per ospitare il prestigioso concorso, per mettere in mostra una delle sedi più belle del Galles e per mostrare al mondo il meglio di Cardiff e del Galles.

A sostenere la proposta anche il leader del Consiglio di Cardiff, Huw Thomas, e il parlamentare laburista Kevin Brennan.

Il Galles con l’emittente in lingua gallese S4C hanno preso parte allo Junior Eurovision Song Contest nel 2018 e nel 2019.

Se Millstreet può farlo…

Per quanto riguarda la città di Sunderland, le possibilità di ospitare la manifestazione sembrano davvero minime, dato che non possiede una struttura adeguata. Nonostante questo, il consigliere Dominic McDonough ha affidato a Twitter la sua proposta.

Questa sarebbe la nona volta che il Regno Unito ospita l’Eurovision. Più di ogni altro Paese, dopo che siamo intervenuti in seguito all’impossibilità di ospitare altre nazioni. È la prima volta dal 1998. La campagna per portarlo a Sunderland inizia ora! Se Millstreet può farlo….

La battuta su Milstreet si riferisce al fatto che nel 1993, l’emittente pubblica irlandese decise di tenere la gara in questa piccola cittadina di appena 1500 abitanti, situata nella campagna irlandese, nei pressi di Cork.

In realtà, la RTÉ aveva ricevuto un’offerta molto interessante da uno dei cittadini di Millstreet, Noel C. Duggan, proprietario della Green Glens Arena, un ampio maneggio coperto. Duggan scrisse ai funzionari della televisione irlandese, la notte stessa della vittoria di Linda Martin a Malmö. Questa candidatura, a priori sorprendente, ricevette subito un forte sostegno da parte delle autorità e delle imprese, non solo a livello locale, ma anche a livello nazionale. Di fronte a questa mobilitazione e notando che la Green Glens Arena era estremamente ben attrezzata, la RTÉ accettò la candidatura di Millstreet.

Per l’occasione, la città e tutte le sue strutture furono rinnovate. Ma la decisione provocò una valanga di critiche da parte dei media europei, degli artisti partecipanti e delle delegazioni straniere che mostrarono insoddisfazione per la scelta di un centro così piccolo e poco servito. In un primo momento protestarono per il fatto di dover alloggiare a Cork e di dover prendere ogni giorno autobus e treno per raggiungere le prove. inoltre lamentarono il fatto che non ci fosse abbastanza intrattenimento durante i periodi di riposo.

L’ipotesi Bruxelles

Arriva da The Guardian una suggestione interessante per il prossimo Eurovision Song Contest. Il quotidiano britannico rivela che l’Unione Europea starebbe lavorando a un’offerta per spostare il concorso del prossimo anno a Bruxelles, dove sarebbe ospitato a nome dell’Ucraina in quello che diverrebbe un gesto simbolico di solidarietà da parte della “capitale dell’UE” nei confronti del Paese attualmente assediato dalla truppe russe.

La capitale del Belgio ha ospitato l’Eurovision Song Contest solo una volta, nel 1987 dopo la vittoria di Sandra Kim in Norvegia.

Bruxelles potrebbe offrire due potenziali sedi. La prima è la Palais 12, un’arena coperta utilizzata per concerti e spettacoli, con una capacità di circa 15.000 persone. La seconda sarebbe la Forest National, un’arena polifunzionale che si trova a Forest, nella periferia sud di Bruxelles. L’arena può ospitare più di 8.000 persone.