Dopo un primo elenco di 36 artisti, UA:PBC, l’emittente nazionale ucraina, ha pubblicato la lista dei 10 finalisti del “Vidbir”, la selezione nazionale ucraina per l’Eurovision Song Contest 2023.
- 2TONE – “Kvitka” (Fiore)
- Angelina – “Stronger”
- DEMCHUK – “Alive”
- FIINKA – “Dovbush”
- Jerry Heil – “When God Shut The Door”
- KRUTЬ – “Koliskova” (Ninna nanna)
- Moisei – “I’m Not Alone”
- OY Sound System – “Oy, tuzhu” (Oh, mi manchi)
- Tember Blanche – “Ya vdoma” (Sono a casa)
- TVORCHI – “Heart Of Steel”
Dmytro Shurov (produttore musicale del “Vidbir 2023”) afferma:
Sono molto grato a tutti i musicisti che sono riusciti a fare un lavoro importante in circostanze davvero difficili, sia emotivamente che fisicamente, spesso sotto sirene e bombardamenti, in scantinati e senza alimentazione.
Il compito era complicato perché, oltre a scrivere una buona canzone che taccasse la gente, a registrarla in studio e a eseguirla dal vivo alle audizioni, i partecipanti dovevano rispettare tutte le regole della selezione nazionale.
Come risultato del grande lavoro comune del team di Suspilne Ukraine e dei musicisti che hanno presentato le loro canzoni per partecipare all’Eurovision 2023, quest’anno ascolteremo un sacco di nuova interessante musica ucraina di stili molto diversi, e sono sicuro che ogni ascoltatore troverà il suo preferito.
Molti grandi musicisti sono rimasti fiori da questi dieci finalisti. Credo che presto potranno dire la loro nella musica ucraina.
Questo mi fa sperare e confidare che il prossimo Vidbir non sarà meno interessante.
La Finale del “Vidbir 2023” sarà trasmessa in diretta sabato 17 dicembre da un rifugio antiatomico a Kiev.
L’Ucraina all’Eurovision Song Contest
La nazione europea ha partecipato diciassette volte all’Eurovision Song Contest, passando sempre in finale dall’introduzione delle semifinali nel 2004. Si tratta invero di una nazione che ha collezionato molti successi nella recente storia del concorso, piazzandosi, oltre alle tre vittorie, sei volte sul podio e ben otto volte tra i primi cinque. Molte delle entries ucraine sono entrate nella storia e nei costumi della kermesse stessa: pensiamo a Verka Serduchka e la sua “Dancing Lasha Tumbai“, seconda ad Helsinki nel 2007, o la deliziosa Ani Lorak e la sua “Shady Lady“, sempre seconda nel 2008 a Belgrado. Ma dobbiamo anche citare Zlata Ognevich, terza a Malmö nel 2013, Mika Newton, quarta a Düsseldorf nel 2011, Maria Yaremchuk, sesta a Copenhagen nel 2014, e i GO_A quinti nel 2021 Rotterdam e la loro sensazionale “Shum“.
Fu a Istanbul nel 2004 che l’Ucraina ebbe la sua prima vittoria, con Ruslana e la travolgente “WIld Dances”, un brano pop-rock con elementi etnici e folk. Sia la versione inglese, che quella mista, ma anche quella totalmente in ucraino “Dyki tantsi” entrarono nelle charts di diversi paesi europei.
L’Ucraina vince ancora nel 2016 a Stoccolma, ed é Jamala a riportare la vittoria in Patria con la controversa “1944”, il cui testo parla della deportazione dei tatari di Crimea. Le regole dell’Eurovision Song Contest, infatti, stabiliscono che è vietato presentare canzoni con un palese significato politico. Tuttavia, il testo di “1944” non fa riferimento alla situazione attuale in Crimea.
Nell’edizione 2022 dell’Eurovision Song Contest, svoltasi a Torino, i Kalush Orchestra hanno trionfato con il brano “Stefania”, un’ode alla madre, che è diventato un vero e proprio inno per il Paese, invaso dalle truppe russe.