Si è da poco conclusa la prima prova generale della Prima Semifinale dell’Eurovision Song Contest 2023, che abbiamo seguito direttamente dalla sala stampa della Liverpool Arena.
Abbiamo finalmente avuto modo di poter vedere per la prima volta le esibizioni complete dei 15 semifinalisti. Inoltre, ci è stato possibile seguire le esibizioni di Francia, Germania e Italia (per cui vi rimandiamo all’articolo dedicato), che voteranno durante lo show di domani sera.
🇳🇴 Norvegia
Alessandra Mele – “Queen of Kings”.
L’esibizione
La performance è simile a quella vista al “Melodi Grand Prix” con Alessandra che indossa un bustier metallico con grandi spalline e un mantello nero. È accompagnata da quattro ballerini con giganteschi bastoni luminosi, mentre la scena è illuminata da fredde luci blu.
L’opinione di chi scrive
Enrico: L’onore di “aprire le danze” all’Eurovision 2023 spetta proprio alla “nostra” Alessandra che si comporta egregiamente su questo importante palcoscenico. Ha presenza, talento e la canzone prende. Ottima figura per un brano che sicuramente centrerà la finale.
🇲🇹 Malta
The Busker – “Dance (Our Own Party)”.
L’esibizione
I The Busker portano all’Eurovision 2023 un set suddiviso in quattro zone che rapppresenta una casa in festa (con i cartonati degli ex rappresentanti maltesi all’Eurovision), una panchina gialla e un lampione, un’auto rossa e una piccola stanza con un divano. La band si muove tra e vari zone del set, raccontando la storia del brano. I maglioni di lana a strisce vengono sostituiti da quelli di paillettes argentate nel finale.
L’opinione di chi scrive
Enrico: La performance è divertente e originale, il ritmo dance conquista. Non ci saranno problemi neppure per questi ragazzi nel conquistare un posto in finale.
🇷🇸 Serbia
Luke Black – “Samo Mi Se Spava”.
L’esibizione
Dal punto di vista scenico, Luke ha portato l’enorme letto già visto nella finale nazionale serba, insieme a quattro ballerini mascherati a cui sono collegati dei lunghi tubi che, una volta scollegati dagli zaini dei backing, sprigionano del fumo. La grafica ricorda quella di un videogioco e il tutto è oscuro, surreale e ipnotico.
L’opinione di chi scrive
Enrico: Il brano, probabilmente il più interessante di tutta questo Eurovision 2023, deve però essere compreso e, forse, proprio a causa della sua peculiarità, potrebbe non riuscire a passare il turno.
🇱🇻 Lettonia
Sudden Lights – “Aijā”.
L’esibizione
Questa performance utilizza delle grandi lampade per scaldare la scena. Al termine dell’esibizione c’è un momento di quiete.
L’opinione di chi scrive
Enrico: Anche questo brano non è immediato, ma di livello. Sembra originato da band internazionali ben più blasonate, complimenti a questi ragazzi che hanno grande impatto e presenza scenica. Ci si augura di rivederli in finale, cosa non scontata purtroppo.
🇵🇹 Portogallo
Mimicat – “Ai Coração”
L’esibizione
Una delle performance più teatrali dell’Eurovision 2023. Ci sono quattro ballerini e il colore principale delle luci e dei costumi è il rosso così come il vestito di piume di Mimicat.
L’opinione di chi scrive
Enrico: Il Portogallo torna a regalare delle perle all’Eurovision Song Contest. I momenti di danza, di Mimicat e dei ballerini, sono di effetto, così come tutta la canzone che è molto amata dalla sala stampa. Sarebbe davvero un peccato non vederla in finale.
🇮🇪 Irlanda
Wild Youth – “We Are One”.
L’esibizione
Il frontman della band Conor O’Donohoe indossa una tuta dorata dallo stile glam rock. In scena ci sono delle scale disposte a ferro di cavallo con i gradini LED. Sul ritornello finale vengono utilizzati degli enormi getti che lanciano scintille luminose e che circondano l’intero palco.
L’opinione di chi scrive
Enrico: Il brano irlandese è un altro brano che, probabilmente, se proposto da band più blasonate, avrebbe ben altra eco. Purtroppo però l’esibizione live ha lasciato delle incertezze vocali da parte del frontman, fatto che se ripetuto stasera o domani sera potrebbe penalizzarli.
Roberto: Sonorità anni ’70 e ’80 per questa giovane band, anche per il look. Canzone piacevole ma non sempre calibrata tra esibizione e vocalità. Forse ardua la qualificazione nella Grand Final dll’Eurovision 2023?
🇭🇷 Croazia
Let 3 – “Mama ŠČ!”.
L’esibizione
I Let 3 iniziano l’esibizione con i loro costumi stravaganti e con grafiche strabilianti per poi spogliarsi e rimanere in biancheria intima sul ritornello finale, agitando enormi missili. La performance dei Let 3 si conclude con una pioggia di scintille emesse dai missili sul gruppo che balla con tacchi a spillo, canottiera e mutande.
L’opinione di chi scrive
Enrico: I Let 3 si amano o si odiano: ripropongono una performance eurovisiva di altri tempi, magari dei primi anni 2000, con un brano fresco e che fa della ridondanza del verso “ŠČ” un punto di distinzione. Personalmente sono tra quelli che li amano.
Roberto: Una performance per nulla scontata, che va “letta” al di là dell’impatto iniziale: i croati sono in grado di missare ironia, clima distopico, pacifismo senza fare sconti. Da vedere e rivedere.
🇨🇭 Svizzera
Remo Forrer – “Watergun”.
L’esibizione
Sul palco ci sono quattro ballerini di danza contemporanea e anche Remo si esibisce in alcuni passi di danza. La performance vede anche la presenza dell’effetto fumo e di fuochi d’artificio rossi che piovono dall’alto a rendere il tutto molto drammatico.
L’opinione di chi scrive
Enrico: Le note immediatamente iniziali richiamano “Vienna” del grandissimno Billy Joel. Il pezzo viene presentato egregiamente sul palco e il giovane Remo fa una gran bella figura.
Roberto: Anche all’Eurovision 2023, la Svizzera prosegue con il suo trend di power-ballad, basate su un’atmosfera quasi onirica, dove la voce dell’artista di turno funge da impalcatura. Malinconica e intimista, come le ultime.
🇮🇱 Israele
Noa Kirel – “Unicorn“
L’esibizione
Noa inizia la sua esibizione in un’enorme scatola illuminata da LED, con inquadrature che la riprendono ruotandole intorno e molte luci stroboscopiche. È supportata da cinque ballerini, tutti in costumi neri e rosa abbinati, e l’intera coreografia è molto curata. Il numero termina con una pioggia di fuochi d’artificio e con un cambio abito di Noa.
L’opinione di chi scrive
Enrico: Israele presenta un classico brano pop-dance eurovisivo che, nell’intermezzo, mette in risalto anche un momento di ballo personale della cantante. Nonostante appaia un dejà vu in ambito Eurovision, la canzone è fresca e comunque arriverà in finale.
Roberto: Esibizione particolare, dove i ballerini accompagnano egregiamente l’atmosfera pop-dance della canzone, con movenze a tratti di stampo tradizionale. Gli effetti speciali sono piacevoli e non scontati. Molto gradevole nel complesso.
🇲🇩 Moldavia
Pasha Parfeni – “Soarele și Luna”.
L’esibizione
Insieme al cantante, già all’Eurovision nel 2012, sul palco abbiamo un’enorme batteria, un flautista e due coristi con enormi copricapi con corna. Esibizione in stile etnico tipica delle edizioni dell’Eurovision Song Contest di qualche anno fa.
L’opinione di chi scrive
Enrico: La Moldavia presenta un pezzo etno-pop di effetto che, però, è già stato visto all’Eurovision; tuttavia risulta sempre gradevole, soprattutto in arena, data la preponderanza di bassi che certamente coinvolgerà il pubblico.
Roberto: Il misticismo regna sovrano, in un’atmosfera da rituale antico e lontano. Sicuramente d’effetto, con i numerosi elementi etnici ma la tendenza ritmica quasi ossessiva la rende un po’ complessa, non diretta. Tutto sommato potrebbe sorprendere la sua presenza nella Grand Final.
🇸🇪 Svezia
Loreen – “Tattoo”
L’esibizione
L’esibizione è quella del Melodifestivalen, ma in versione downgrade. Il palco e lo schermo LED sono avvolti da un effetto fumo vorticoso e l’esibizione è incredibilmente intensa.
L’opinione di chi scrive
Enrico: Loreen è la grande favorita, anche se siamo lontani dalle maestosità di “Euphoria“. Durante l’esibizione ha purtroppo avuto delle leggere incertezze vocali che, tuttavia, non credo influiranno sul risultato finale. Certamente conta, questa volta, molto più il nome che la canzone che resta, in ogni caso, un bel pezzo eurovisivo.
Roberto: Il brano ricorda “Euphoria” anche nell’impstazione della performance. Le indiscutibili capacità vocali ed espressive di Loreen premiano sicuramente l’artista, ma il tutto convince fino ad un certo punto: da fata/elfo a personaggio oscuro. In tutto questo, la canzone rischia di perdersi.
🇦🇿 Azerbaigian
TuralTuranX – “Tell Me More”.
L’esibizione
In scena solo Tural e Turan su un podio a forma di cuore al centro del palco, attorniati da luci soft. Le loro immagini si splittano in alcune parti dell’esibizione.
L’opinione di chi scrive
Enrico: Gradevolezza e melodia caratterizzano questo bel brano, che ci riporta ad atmosfere tipiche di qualche decennio fa. L’Azerbaigian è sempre molto quotato e difficilmente manca una finale.
Roberto: Il mix tra elementi pop-folk e rap potrebbe piacere come potrebbe distrarre e disorientare. Niente di tradizionale, piuttosto una scelta curiosa, ma in grado di dividere.
🇨🇿 Cechia
Vesna – “My Sister’s Crown”
L’esibizione
Le Vesna si esibiscono in completi pantalone rosa e le sei cantanti del gruppo si esibiscono in una coreografia molto curato, e i tre minuti complessivi sono davvero coesi e ben realizzati.
L’opinione di chi scrive
Enrico: Le “sorelle” cantano un brano multilingua, con momenti anche in ucraino. Importante il tema che propongono, incentrato sulla figura della donna. Campeggia durante l’esibizione la scritta “We’re not your dolls”, oltremodo significativa.
Roberto: Sonorità tra adult-contemporary e new music in salsa boema che sicuramente tendono “a prendere” l’ascoltatore. Sulla falsariga di In corpore sano, con un potente coro pop-folk a incorniciare il tutto.
🇳🇱 Paesi Bassi
Mia Nicolai e Dion Cooper – “Burning Daylight”
L’esibizione
Mia e Dion si trovano su un piccolo palco girevole, che crea un bellissimo effetto quando si muovono l’uno intorno all’altra sullo sfondo dei riflettori dell’arena. Viene utilizzato un complesso sistema di telecamere che rende l’esibizione molto intima.
L’opinione di chi scrive
Enrico: Il brano, certamente intimo e di effetto, risulta un po’ noioso, nonostante la convincente fusione delle due voci. Purtroppo il Grand Final potrebbe essere lontano. Bella la scena finale, con le due figura in ombra, che si abbracciano, sullo sfondo di luci e led.
Roberto: Una power-ballad targata Duncan Laurence e si sente. D’atmosfera e crepuscolare, essenziale (e fin troppo) nella performance. Il punto di forza dovrebbe essere proprio il gioco delle voci, che dovrebbero essere amalgamate, in sincronia adeguata per sostenere il senso della canzone. Essenziale, anche troppo.
🇫🇮 Finlandia
Käärijä – “Cha Cha Cha”
L’esibizione
L’artista finlandese è in scena con il suo classico bolero verde acido, insieme a quattro ballerini vestiti di rosa. Sul palco c’è anche una pila di pallet e un’enorme cassa di legno: l’esibizione inizia al suo interno, poi sale in cima per poi tornare a terra e guidare i suoi ballerini in una coreografia originalissima. Un grande uso di fuochi di artificio va a concludere quello che risulta essere un momento di pura festosa follia.
L’opinione di chi scrive
Enrico: Il secondo grande favorito alla vittoria dell’Eurovision 2023, gode di grande favore anche in sala stampa. Il ritmo incalzante, cantato in finlandese, cattura, per poi cedere il passo ad una melodia quasi da cartone animato, considerato anche il balletto inscenato da Käärijä e dai suoi ballerini. Leggere incertezze vocali anche per lui in questa prova che però non scalfiscono il clamore che gira attorno a questa canzone.
Roberto: Käärijä ha fatto decisamente centro con questa canzone originale, ironica, simpatica e sicuramente d’effetto, per lo più eseguita in finlandese, che la rende ancora più attraente nonostante le diversità linguistica. È praticamente impossibile resistere al trascinante ritornello. Sicuramente in Finale e sicuramente ai piani alti della Top di quest’anno.
🇫🇷 Francia
La Zarra – “Évidemment”.
L’esibizione
La Zarra, vestita di un abito aderente ricoperto interamente di paillettes, si erge in cima a un altissima colonna ricoperta di tessuto scintillante. Il tessuto scompare per rivelare una colonna cilindrica con la parte superiore rivestita di specchi e su cui si riflettono le luci, sulla quale La Zarra termina l’esibizione.
L’opinione di chi scrive
Enrico: La Zarra si innalza su questo piedistallo illuminato – scenografie simili già viste più volte all’Eurovision – e pone davvero l’attenzione su se stessa e sulla Francia, specie con l’illuminazione del tricolore e dei fuochi di artificio a contorno, nella parte finale. Un pezzo che coniuga essenza d’oltralpe a movimento dance, intonato egregiamente. Evidemment garantisce alla Francia la top 10.
Roberto: La chanson française nella sua quinta essenza. La Zarra ha tutto per arrivare in alto, e in alto davvero. Drammatica, potente, coinvolgente, sofisticata al punto giusto, con il tipico charme d’oltralpe. Potrebbe convincere anche chi in genere storce il naso sulle produzioni francofoni.
🇩🇪 Germania
Lord of The Lost – “Blood and Glitter”
L’esibizione
I componenti sono sollevati su un’impalcatura metallica in formazione triangolare, con LED rossi e neri e uno spettacolo di luci lampeggianti che non si interrompe mai per tutti e tre i minuti. Completano l’esibizione, fiamme rosse in ogni ritornello, effetto fumo per tutta la durata dell’esibizione e fuochi d’artificio per finire.
L’opinione di chi scrive
Enrico: Il genere metal, grazie quest’anno alla Germania, conquista il suo posto nel variegato panorama che l’Eurovision ogni anno offre al grande pubblico. La messa in scena è quella classica, tra urla, fiamme, colori che si tingono di rosso e grande ritmica. I miei personali 12 punti. Eine tolle Arbeit! (Ben fatto!).
Roberto: Glam rock e heavy metal … a chi piace, ma non è detto. Il gruppo teutonico sa il fatto suo e la canzone è notevole, come notevole è la loro presenza scenica. Non è un rock scontato, affatto: sanno coinvolgere con vigore e solidità. Molto apprezzabile.