Con la seconda semifinale in quel di Kiev si sente chiaramente che le cose hanno cominciato a funzionare, negli studi di Roma invece le cose pare che siano andate più o meno come nella prima semifinale. Dico pare perché ad una certa, dopo la mezza rampogna dei commentatori che distinguevano tra criticoni e bravi telespettatori che apprezzano imprecisioni e tweets, ho deciso di rinunciare ai servigi di mamma RAI e di utilizzare l’ottimo servizio in HD del canale ufficiale Eurovisione… mi sentivo letteralmente nell’arena…
Comunque quasi seicentomila telespettatori potrebbero invogliare qualcuno a trasferire in futuro le semifinali magari su RIA 2 dove il rispetto della media di rete è decisamente alla portata.
La gara.
Quest’anno l’estrazione delle semifinali ha formato due spettacoli molto diversi tra loro e questo secondo era sicuramente il migliore per qualità, contenuti e comunque molto più divertente del primo.
Dei Balcani Serbia e Macedonia ci lasciano ma almeno quest’ultima riceve una proposta di matrimonio, l’incredibile Croato passa con la sua interpretazione di un brano che racchiude Pavarotti, Queen e Frozen .
Ci abbandona anche il resto dei Baltici con la dimostrazione che ad evocare Giulietta e Romeo finisce sempre in tragedia e la Svizzera che non trova di meglio che esibirsi in tinta su una forma di emmental modellata come una scala. La maltese napoletana non convince così come la voce bianca irlandese. San Marino ci lascia facendoci sapere che forse l’addio è definitivo, ne riparleremo.
Passano i norvegesi ed i danesi, le sorelle olandesi, i coloratissimi bielorussi e lo yodel dei Carpazi. Sorprende positivamente la passione Rom dell’Ungheria, l’israeliano espone con successo i suoi bicipiti, il ragazzino bulgaro incanta e forse vince la serata. L’italoaustriaco Nathan chiude la schiera dei promossi.
In nottata viene annunciato che l’esibizione di Francesco Gabbani sarà la nona della finale.
Qualche scompiglio lo provoca il “sorpasso” nelle quote dei bookmakers del Portogallo a scapito dell’azzurro, sorpasso provocato probabilmente dall’enorme afflusso di scommesse ad opera dei tanti portoghesi che vivono in Gran Bretagna, terra sede delle maggiori agenzie di scommesse.
A domani con l’assegnazione del microfono di cristallo.