A poche ore dalla Prima Semifinale di questo Eurovision 2025 abbiamo incontrato i rappresentanti dell’Albania, gli Shkodra Elektronike, in gara con il brano in lingua albanese “Zjerm”, tra i più preziosi e interessanti di questa edizione. 

Il duo italo-albanese ha risposto ad alcune domande dei giornalisti presenti in sala stampa. 

Beatriçe Gjergji e Kolë Laca, sollecitati da una nostra battuta, hanno ironizzato sull’opinione di gran parte della critica musicale secondo cui il loro brano, “in un mondo giusto”, dovrebbe vincere quest’anno l’Eurovision e quindi portare l’organizzazione in Albania nel 2026. “La nostra canzone parla proprio di questo, di un minuto di mondo giusto. Speriamo che quel minuto capiti a noi, ha risposto Kolë.

Hanno quindi raccontato le sensazioni sinora vissute su questo importante palcoscenico, riferendo di “emozioni e responsabilità grandi” sinora superate anche grazie a tutto il supporto ricevuto e all’impeccabile organizzazione riscontrata. 

Per quanto riguarda la gara, Kolë ha espressamente chiesto il supporto dell’Italia (che vota questa sera, ndr), anche in virtù di quella “doppia cittadinanza” che li rende particolarmente vicini al Bel Paese. Entrambi hanno infatti trascorso gran parte della propria vita in Italia ed alle spalle hanno una storia artistica importante, soprattutto in teatro. Beatrice ha quindi rivelato che la propria madre, costumista e presente qui a Basilea, realizza da sempre tutti i loro abiti, compresi quelli di questa scena eurovisiva.

Ha poi rivelato dei dettagli su quello da lei indossato sul palco, ispirato alla leggenda di Rozafa, molto nota in Albania e in particolar modo nella città natale di Scutari. Qui sorge un castello che si narra rappresenti la storia di una donna, dal nome Rozafa, sacrificata per la costruzione di questa fortezza. La donna fu murata, ma accontentata in un ultimo desiderio, ovvero quello di poter continuare ad allattare e a vegliare sul proprio bambino, lasciando così che dalle pareti potessero sporgere un occhio, un seno ed una gamba.

L’intervista si chiude con un messaggio rivolto a tutti coloro che vogliano comporre la propria musica: chiunque può rincorrere il proprio successo, scrivendo un brano in maniera incondizionata, per poi partecipare ad un festival nazionale, magari vincerlo e rappresentare il proprio paese in un concorso internazionale. La storia degli Shkodra Elektronike.

Si rinvia all’intervista, con i contributi di Emanuele Lombardini, Marta Cagnola, Phil Baglini e Andrea Spinelli. 

Chi sono gli Shkodra Elektronike

Gli Shkodra Elektronike sono un duo musicale di genere elettropop albanese fondato nel 2018 a Scutari. Il gruppo è composto dai cantanti Kolë Laca e Beatriçe Gjergji.

Il duo ha guadagnato popolarità in Albania a partire dal 2020 grazie a singoli di successo come “Ku e gjeta vedin” e “Synin si Qershia”. Successivamente hanno iniziato ad esibirsi a vari festival internazionali.

Nel 2022 hanno pubblicato il loro extended play di debutto, “Live @ Uzina”, da cui viene estratto il singolo Turtulleshë.

Nel 2023 hanno partecipato alla settima edizione del festival Za Fest a Scutari, ove hanno proposto una loro versione del brano popolare “Vaj si kenka ba dynjaja”.

La musica degli Shkodra Elektronike è caratterizzata da una fusione di generi come l’elettronica, il pop e la musica tradizionale albanese, ed è strutturata da melodie orecchiabili, ritmi coinvolgenti e testi che spesso trattano temi come l’amore o la vita quotidiana.

L’Albania all’Eurovision Song Contest

L’Albania ha debuttato all’Eurovision Song Contest nel 2004 e non ha ancora mai vinto il concorso. Il suo risultato migliore è il 5º posto del 2012, grazie a Rona Nishliu con il brano “Suus“.

La nazione, che ha mancato la finale in 7 occasioni (2006, 2007, 2011, 2013, 2014, 2016, 2017 e nel 2022 ), ha sempre utilizzato il Festivali i Këngës come metodo di selezione nazionale.

A Malmö, il Paese delle Aquile è stato rappresentato da Besa Kokëdhima con il brano Titan, non riuscendo a superare la seconda semifinale.