Dopo la travolgente Chanel a Torino, toccherà a Blanca Paloma con il brano “Eaea”, rappresentare la Spagna all’Eurovision Song Contest 2023.

Una vittoria quasi annunciata per la trentaquattrenne cantante pop-folk di Elche, che é stata incoronata vincitrice della finale nazionale spagnola dalla stessa Chanel.

Anche per quest’anno la RTVE ha organizzato la propria selezione nazionale in due semifinali e una finale nel Benidorm Fest,  svoltosi al Palau Municipal d’Esports l’Illa di Benidorm nella Comunità Valenciana.

Lo show è stato presentato dalla star spagnola Monica Naranjo e da Inés Hernand con Rodrigo Vázquez. La Naranjo si impose a livello nazionale e internazionale con il suo secondo album “Palabra de Mujer” del 1997. Ad aprire la serata della Grand Final un’altra star spagnola, Manuel Carrasco, con la canzone “Eres”.

L’emittente nazionale ha selezionato diciotto partecipanti fra le quasi novecento proposte pervenute e i nomi sono stati annunciati a fine ottobre del 2022, mentre i titoli dei rispettivi brani sono stati rivelati nei primi giorni di novembre.

I diciotto finalisti sono stati suddivisi nelle due semifinali del 31 gennaio e del 2 febbraio, nove per ciascun round. I primi quattro artisti con i primi quattro migliori risultati sono passati di diritto alla finale di questa sera. Nella prima semifinale si è esibita Edurne, già rappresentante spagnola nel 2015, mentre nella seconda semifinale tra gli ospiti spiccava il nome della megastar messicana Gloria Trevi.

Il metodo di valutazione adottato prevede un risultato finale derivato dalla combinazione del voto del pubblico e di una giuria di esperti (50% del risultato finale). Nel “pubblico”, oltre al televoto (25% del “peso” totale), sono incluse le votazioni di una giuria demoscopica (altro 25% del risultato finale), composta da un campione selezionato su criteri statistici, di 350 spettatori spagnoli. La giuria internazionale vede anche il “nostro” Nicola Caligiore, ex capo-delegazione dell’ESC, accanto a Nina, presidente della giuria, rappresentante spagnola all’ESC 1989, la conduttrice radiofonica spagnola Irene Garcia Valiente e il presidente di OGAE Spain, autore e compositore, José Juan Santana. Insieme a loro, la cantante Katrina Leskanich del gruppo Katrina & The Waves, vincitrice dell’ESC 1997, il giornalista e conduttore radiofonico statunitense William Lee Adams, Tali Eshkoli produttrice TV israeliana e il cantante e produttore svedese Christer Bjorkman.

Questi i finalisti, secondo l’ordine di apparizione :

Durante la votazione si sono esibite Monica Naranjo con la sua hit “Sobreviviré”, versione in spagnolo di “Fiume azzurro” di Mina, e Ana Mena con un medley dei suoi principali successi.

Paloma Blanca e Agoney, arrivato secondo, hanno catturato fin dalla prima esibizione l’attenzione di pubblico e specialisti del settore, mentre Vicco e Karmento sono stati indicati come altri “fan favourites” da pagine e siti social.

Ha vinto una canzone raffinata ed impegnativa, dove l’elemento folkloristico appare decisivo, in una performance elaborata da un gruppo di professionisti del teatro.

Paloma Blanca ha ricevuto il massimo dal “voto jurado” (94 punti) e il massimo dal televoto (40 punti), mentre la giuria demoscopica ha premiato Vicco (40 punti). Blanca Paloma ha staccato il biglietto per Liverpool con 169 punti in totale. Agoney secondo con 145. Karmento solo terz’ultima, mentre chiude la classifica Fusa Nocta.

Chi è Blanca Paloma

Blanca Paloma (Elche, 33 anni) ha una delle voci più singolari del panorama musicale spagnolo e ha partecipato all’edizione 2022 del Benidorm Fest con “Secredo de agua”. A maggio di quest’anno ha pubblicato il secondo singolo, “Niña de Fuego”.

“Eaea” è una sorta di ninna nanna ispirata al flamenco, con testi profondamente radicati nella cultura della Spagna e, nello specifico, nelle opere di Federico García Lorca. La notte come spazio ignoto, il bambino simbolo di purezza, la morte come realtà sconosciuta e potente. La cantante ha recentemente affermato di essersi ispirata per la canzone alla propria nonna Carmen, “matriarca sevillana” e alla “audacia eurovisiva” di Remedios Amaya, rappresentante spagnola nell’ESC del 1983.

La Spagna all’Eurovision Song Contest

Dal 1961, la Spagna ha partecipato ininterrottamente all’Eurovision Song Contest, vincendo due volte: nel 1968 la vittoria venne assegnata a Massiel mentre nel 1969 la cantante Salomé dovette condividere il premio con altre tre cantanti: Lulù (Regno Unito), Frida Boccara (Francia) e Lenny Kuhr (Paesi Bassi).

Negli anni settanta le canzoni proposte hanno ottenuto ottimi piazzamenti ma in seguito non sono mai entrate tra le prime 10 posizioni.

Dal 2000 la Spagna fa parte dei Big Five assieme a Francia, Germania, Regno Unito e Italia, accedendo direttamente alla finale della kermesse. La prima parte del nuovo millennio porta con sé quattro classificazioni consecutive in top 10, mentre la seconda è di gran lunga più avara per gli iberici, costretti per diverse edizioni nei bassifondi della classifica, tra cui spicca l’ultimo posto nel 2017. Raggiunge buoni risultati nel 2012 e nel 2014 rispettivamente con Pastora Soler e con Ruth Lorenzo (entrambe classificatesi al decimo posto finale)

Nel 2022 a Torino, la Spagna ottiene il terzo posto con Chanel e la sua SloMo, stabilendo il record personale di punti conquistati (459) e di giurie che hanno concesso i propri 12 punti (8).