Eccoci tornati con la nostra rassegna sulle canzoni dell’Eurovision Song Contest 2023. Stavolta ci dedichiamo alle prime otto della Seconda Semifinale, che si svolgerà a Liverpool l’11 maggio.
Vediamo quali sono in ordine di esecuzione e cosa dobbiamo aspettarci da questa giornata all’insegna della musica.
Danimarca
Reiley – Breaking My Heart
Reiley è un cantante e influencer classe 1997 che ci propone un brano elettropop assolutamente fresco e moderno. Le vibes da Millenial si sentono tutte all’interno di questo brano, a partire dal ritornello in cui inizialmente la musica si interrompe lasciando posto solo alla voce modificata di Reiley. Come ha detto lo stesso cantante, il brano è stato scritto mentre Reiley stava affrontando una relazione tossica, visto che sentiva la necessità di mettere su carta il suo bisogno malsano di tornare da quella persona nonostante il dolore. “Ora ricordo, ti raccontavo tutte le mie paure più profonde e quando si litigava tu le usavi solo per strappare qualche lacrima”. Reiley sicuramente strapperà un biglietto per la Grand Finale, tutto meritato.
Armenia
Brunette – Future Lover
Credo che non si parli abbastanza di questa canzone. Brunette ci porta un brano così delicato e forte allo stesso tempo che è quasi disarmante. Come già si può intuire dal titolo, la cantante armena ci racconta di come immagina lei l’amore e di come vorrebbe che fosse il suo compagno di vita. Tutto parte in una maniera romantica e dolce, con un semplice ma efficace accompagnamento di pianoforte. Più il suo sogno avanza, più gli archi esprimono musicalmente questo sogno ad occhi aperti, fino all’esplosione totale della canzone in tutta la sua essenza: “Tre minuti di piani impossibili, sette minuti di inutili attacchi di panico” viene quasi urlato da Brunette e la sua voce da lì in poi si riempie di dolore, di speranza, di forza, di amore. L’outro in armeno è il tocco di pennello finale di questa canzone, che si chiude con il giro di pianoforte dell’inizio, chiudendo questa esplosione con la dolcezza con cui era partita. Magnifico!
Romania
Theodor Andrei – D.G.T. (Off and On)
Allora, qua mi attirerò le ire di buona parte degli eurofans e va bene, accetto il mio destino con rassegnazione. Ma questa canzone è una bellissima accozzaglia musicale che (almeno con me) ha fatto il suo effetto, entrandomi in testa e non uscendone più. La canzone è cantata parte in romeno e parte in inglese e vuole esprimere tutte le sfaccettature dell’amore e delle relazioni, mostrando i lati positivi e i lati negativi, in uno spettacolo di emozioni che si susseguono insieme ai diversi stili musicali. Lo scopo è descrivere l’altalena emozionale di un amore tossico. E secondo me Theodor è riuscito magistralmente a mettere in scena questa altalena. Non passerà mai le semifinali, lo so io, lo sa lui, lo sappiamo tutti.
Estonia
Alika – Bridges
Quarta canzone in gara, prima ballad della semifinale. Alika Milova ci racconta che cos’è l’ansia e lo fa con una voce potente e piena accompagnata da un pianoforte e degli archi. Il ritmo della canzone è incalzante, chi ha sofferto di ansia riesce subito a capire le emozioni che vogliono essere mostrate. Ma Alika non scava solo dentro all’oscurità del panico, trova una soluzione e rassicura il pubblico: “C’è sempre tempo per tornare sul giusto binario”, ci dice, allargando l’orizzonte ad una positività che sembra perso. Nel complesso la canzone fa effetto, Alika ha una voce pazzesca ed il fatto di essere la prima ballad della semifinale potrebbe giocare a suo favore.
Belgio
Gustaph – Because Of You
Una celebrazione della libertà individuale che invita ad essere sempre se stessi, fresca e moderna che fa ballare dalle prime note. È quel dance pop che rischia di annoiare, ma Gustaph lo gestisce magistralmente. Certo, non la rivoluzione del 2023, visto che di canzoni simili ne sono passate e ne passeranno migliaia sul palco dell’Eurovision, ma nel complesso non risulta noiosa o già sentita se non per il giusto necessario. Nonostante Gustaph voglia parlare della sua esperienza di vita nella comunità LGBT+, questa canzone non ha limiti e assume dei caratteri universali, validi sempre e comunque, nei secoli dei secoli, invitando le persone ad andare oltre a tutto l’odio che c’è nel mondo ed essere sempre se stessi, perché si è la propria forza più grande.
Cipro
Adrew Lambrou – Break A Broken Heart
Sesto giro di palco, è il momento di Cipro. Questa canzone fa parte del repertorio pop più classico, non innovativa ma sempre efficace. E infatti piace, la voce di Andrew è avvolgente e carismatica, la melodia ti trascina in un vortice emozionale che con lo staging giusto può fare grandi cose. Anche il tema è un grande classico: una storia d’amore che finisce e dalla quale il cantante si risolleva ancora più forte, come una fenice dalle ceneri. “Ti amavo, ma tu amavi farmi del male […] Non puoi rompere un cuore già rotto” sarà probabilmente uno dei leitmotiv dei social nei prossimi mesi, con ragion di causa.
Islanda
Diljá – Power
l’Islanda torna all’inglese con una canzone pop che parla, ancora una volta in questa semifinale, di una relazione tossica. Non solo relazioni amorose, ma in generale Diljá vuole raccontare i giochi di potere che si possono innestare con le persone nocive che ci circondano. Ovviamente, non manca la nota luminosa e positiva di quando l’individuo riesce a staccarsi da queste dinamiche nocive e a riprendersi in mano la sua vita. La canzone inizia in maniera piuttosto blanda, che non dice niente di nuovo né musicalmente né a livello di contenuto, ma la voce di Diljá esplode immediatamente. Il ritornello è la parte più accattivante del brano, ma probabilmente svanirà nel contesto della semifinale. Nel complesso la canzone piace, ma secondo me siamo ben lontani dalle innovazioni che aveva portato l’Islanda negli ultimi anni…
Grecia
Victor Vernicos – What They Say
Siamo così arrivati a metà della seconda semifinale dell’Eurovision 2023 e ad accoglierci sulla soglia c’è il cantante più giovane della competizione, Victor Vernicos con i suoi 16 anni e il suo talento. La canzone di Victor vuole invitare chi lo ascolta ad esprimere sempre se stesso. Piano e chitarra accompagnano un testo che sicuramente è sentito, ma che non riesce a prendere il volo come dovrebbe. Sicuramente sentiremo ancora parlare di Victor, anche se probabilmente non nella Finale.