Dopo lunedì, abbiamo seguito, direttamente dalla sala stampa della Liverpool Arena, la prima prova generale della Seconda Semifinale dell’Eurovision Song Contest 2023.
Abbiamo finalmente avuto modo di poter vedere per la prima volta le esibizioni complete dei 16 semifinalisti. Inoltre, ci è stato possibile seguire le esibizioni di Regno Unito, Spagna e Ucraina, che voteranno durante lo show di domani sera.
🇩🇰 Danimarca
Reiley – “Breaking My Heart”.
Enrico: La performance di Reiley è un po’ troppo semplicistica, soprattutto nella prima parte in cui le inquadrature restano un po’ troppo ferme su di lui. Il lato scenico non lo aiuterà, pertanto tutti gli sforzi sono da concentrarsi esclusivamente sulla canzone.
Roberto: L’idea del movimento accompagna l’atmosfera emotiva e sentimentale in chiave modern-pop della entry danese per l’Eurovision 2023, un teen-pop vistoso e carico di romanticismo. Potrebbe funzionare.
🇦🇲 Armenia
Brunette – “Future Lover”
Enrico: La performance, in questo caso, è costruita in maniera egregia. Frequenti cambi di inquadratura, con effetti di luce on-off che premiano anche il momento dance della cantante. Passaggio in finale assicurato.
Roberto: Gioco di colori e di stili musicali: la “sperimentazione” può affascinare come confondere. Il brano non sembra avere un trend specifico e non coinvolge adeguatamente.
🇷🇴 Romania
Theodor Andrei – “D.G.T. (Off and On)”
Enrico: L’esibizione è divisa in due parti, una prima in cui Theodor canta seduto e il tutto appare molto statico. La seconda parte, con un intermezzo in cui durante queste prove il cantante si è allontanato dal palco per riconsegnare la chitarra, parte con la sua immagine sullo schermo. Non convince.
Roberto: La performance inizia in stile acustico, quasi pop-folk, con un particolare sfondo del palcoscenico, per poi prendere un’altra direzione. Anche in questo caso si fa fatica a capire dove la canzone e l’artista vogliano andare e cosa vogliono trasmettere. Non immediata, né convincente.
🇪🇪 Estonia
Alika – “Bridges”.
Enrico: Peculiare l’apertura in cui Alika canta, spalle al pianoforte che, come per magia, suona da solo. Il brano, la sua voce, il vestito, danno un tocco molto delicato. Finale toccante.
Roberto: Una power-ballad per l’Estonia, semplice, “aerea” e d’atmosfera, forse non troppo incisiva, e forse non troppo originale per un pubblico più attento, nonostante le indubbie qualità vocali dell’artista.
🇧🇪 Belgio
Gustaph – “Because of You”
Enrico: Il ritmo coinvolgente del brano fa pressoché tutto, dal momento che la performance è abbastanza classica per quanto concerne le esibizioni eurovisive. Quasi tutti i riferimenti sono al video ufficiale. Il passaggio del turno però è assicurato.
Roberto: Sonorità anni Settanta per il Belgio, arricchite da elementi più techno-dance e pop-dance più moderni. Piacevole nel complesso anche nella presentazione, che presenta atmosfere glam al punto giusto. Convincente.
🇨🇾 Cipro
Andrew Lambrou – “Break A Broken Heart”.
Enrico: La performance è focalizzata esclusivamente su di lui, con una cascata di acqua sugli schermi led alle sue spalle davvero di effetto, poi sostituita con immagini di fuoco, tizzoni e fiamme. L’elemento che contraddistingue l’esibizione è la sua voce, potente e perfettamente intonata.
Roberto: Quasi un incontro-scontro tra opposti nella performance cipriota, tra il buio e la luce, tra l’acqua e il fuoco, tormento ed estasi in una power-ballad in stile adult-contemporary. Potente.
🇮🇸 Islanda
Diljá – “Power”.
Enrico: la cantante fa da padrona, canta, si muove tantissimo, corre su tutto il palcoscenico dell’Eurovision 2023, disegna figure e non perde mai l’intonazione. Complimenti! Con ogni probabilità passerà il turno.
Roberto: L’artista islandese si muove da sola sul palcoscenico come se fosse in cerca di qualcosa, mentre la scenografia si riempie di elementi floreali. Il tutto passa e molto velocemente, senza stupire più di tanto.
🇬🇷 Grecia
Victor Vernicos – “What They Say”
Enrico: Il “piccolo” Victor, sedici anni, nella prima parte del brano canta seduto accanto a delle proprie figure che appaiono sullo screen del pavimento. Tutta la successiva esibizione lo vede cantare e danzare con alle spalle sue figure giganti ad accompagnarlo.
Roberto: A parte la presenza delle lettere dell’alfabeto greco e di qualche effetto speciale, canzone e, soprattutto, performance, non convincono del tutto e troppe appaiono le incertezze dell’artista.
🇵🇱 Polonia
Blanka – “Solo”
Enrico: La canzone più pop dell’Eurovision 2023, da tormentone estivo, offre un’immagine solare di Blanca, così come di tutta la scenografia. Il momento dance è reso televisivamente con effetti di miraggio, con un caldo sole giallo alle spalle. Passerà il turno.
Roberto: Con Blanka l’atmosfera si fa più estiva e in un certo senso più danzereccia. Esibizione colorata e ritmi decisamente di stampo latino, anche se si ha l’impressione di un qualcosa di già visto o di già ascoltato. Potrebbe anche piacere e raccogliere consensi, ma forse non più di tanto.
🇸🇮 Slovenia
Joker Out – “Carpe Diem”
Enrico: La band crea un’atmosfera di divertimento in arena, con la chiara complicità della ritmica. Festa e allegria per il pezzo sloveno che potrebbe arrivare alla finale dell’Eurovision 2023.
Roberto: Apprezzabile brano pop-rock con sonorità e look anni Settanta, senza fronzoli né eccessi, notevole e incisivo. Cantano in lingua nazionale e “tengono” lo stage in maniera adeguata.
🇬🇪 Georgia
Iru – “Echo”
Enrico: Atmosfera quasi onirica nella prima parte del brano, tra luci, fumo e pannelli luminosi alle spalle. Per il resto qualche incertezza vocale nella parte finale. Il passaggio in finale è piuttosto incerto.
Roberto: Un brano ethno-pop onirico e crepuscolare, sontuoso e maestoso, d’effetto e coinvolgente. Si fa apprezzare. Particolare la performance, imponente e ai limiti del visionario. Ottimo.
🇸🇲 San Marino
Piqued Jacks – “Like An Animal”
Enrico: Finalmente giunge il momento tanto atteso, per gli amici di San Marino. La tenuta del palco, di questo palco, da parte del frontman è sorprendente. Così come la sua estensione vocale. L’intonazione è pressoché perfetta, sullo sfondo colori rossi e immagini standard che scorrono sui pannelli.
Roberto: I rappresentanti del Titano all’Eurovision 2023 presentano questo brano rock in una scenografia dove prevale il colore della passione per eccellenza, il rosso. Notevoli le qualità vocali del front-man ma la canzone non sembra “profonda” e rimane poco “graffiante” e di conseguenza appare poco diretta.
🇦🇹 Austria
Teya & Salena – “Who The Hell Is Edgar?”
Enrico: La canzone è molto divertente, che ha come punto cardine il balletto inscenato dalle due cantanti, con l’aiuto dei ballerini moltiplicati sugli schermi alle loro spalle. Il brano austriaco è un altro che certamente passerà il turno.
Roberto: Brano prepotentemente pop-dance che strizza l’occhio alle sonorità anni Novanta, ripetitive e frenetiche. Ritmi incalzanti che potrebbero però risultare monotoni. Per amanti del genere.
🇦🇱 Albania
Albina – “Duje”.
Enrico: Il brano, da premiare perché cantato in lingua, fa dell’Albania e della tradizione familiare la propria forza. La cantante ha un’intonazione perfetta.
Roberto: Brano in lingua nazionale con elementi tradizionali e sonorità locali. Piacevole gioco di voci, vagamente retrò ma giocato in chiave moderna. Espressiva e passionale, potrebbe essere una sorpresa in un panorama dominato da sonorità pop-moderne ed elettroniche.
🇱🇹 Lituania
Monika Linkytė – “Stay”.
Enrico: L’ingresso vero nella canzone, “chuto tuto”, è evidenziato da un’avanzata di Monika (Lituania 2015) sullo stage mentre viene raggiunta dalle coriste, probabilmente il momento più importante dell’esibizione, così come il delizioso sorriso nella parte conclusiva.
Roberto: Brano nel complesso ripetitivo, un po’ monotono e debole, senza quel “mordente” che fa anche di uno slow un momento apprezzabile. Viene di corsa e va via altrettanto di corsa. Lascia poco, peccato.
🇦🇺 Australia
Voyager – “Promise”.
Enrico: Finale garantita per i Voyager: pezzo interessantissimo, presentato con una vera autovettura in scena. L’intermezzo metal, con il classico movimento della testa di tutti i componenti della band, rappresenta il momento topico di tutta la performance.
Roberto: Un post-modern rock energetico, diretto, trascinante, graffiante, eseguito con professionalità e passione. Una delle migliori esibizioni della Semifinale, forse la migliore.
🇪🇸 Spagna
Blanca Paloma – “Eaea”.
Enrico: La rappresentazione del ritmo spagnolo in chiave peculiare e ultramoderna, come quella del brano di Blanca Paloma, è stata pienamente realizzata. Con successo.
Roberto: Un brano intriso di tradizionalità per la Spagna: un flamenco doc, con le tipiche sonorità della parte più profonda della cultura e del sentire iberici. Un brano passionale, melanconico, elegante, tra immaginario e sognato, tra irreale e desiderato, accompagnato da gestualità uniche e da una teatralità magistrale. Sensazionale.
🇺🇦 Ucraina
TVORCHI – “Heart of Steel”
Enrico: la chiave ultramoderna del pezzo viene egregiamente rappresentata sullo stage, per il quale vi era tanta attesa. L’Ucraina sorprende sempre: superbe le interazioni tra ballerini e figure, oggetti, rappresentati graficamente sui pannelli led.
Roberto: Atmosfere cupe attorno ad un brano post-modern quasi orwelliano. Sicuramente d’effetto, ma rimane per amanti del genere.
🇬🇧 Regno Unito
Mae Muller – “I Wrote A Song”
Enrico: Performance colorata e divertente, che ispira simpatia.
Roberto: Un pop molto moderno, molto radiofonico, molto orecchiabile. Piacevole ma non memorabile.