Martedì 13 luglio la Rai ha reso pubblico l’elenco delle 17 città che hanno manifestato interesse ad organizzare l’Eurovision Song Contest 2022.
Da subito sono saltati all’occhio i nomi di alcune città che nessuno si sarebbe aspettato di vedere tra le candidate in quanto piccoli centri che non rispettano le indicazioni del bando emesso dalla Rai.
Se di Torino, Pesaro, Bologna Jesolo, Rimini e Bertinoro, abbiamo già parlato, proviamo ora a capire meglio la proposta di altre città presenti tra le 17 che si sono proposte.
Palazzolo Acreide
Cominciamo dal comune che, più di tutti, ha sorpreso i fan dell’Eurovision, proponendosi come città ospitante. Il vicesindaco del paese in provincia di Siracusa, Maurizio Aiello, ha così risposto a SiracusaOggi, che gli ha chiesto se crede davvero di poter ospitare l’Eurovision Song Contest:
Certo che si. E siamo pronti a metterci a lavoro. Abbiamo una visione e la proporremo alla Rai a cui spetterà la scelta finale. Non posso anticipare molto, ma il nostro è un programma diffuso sul territorio. E’ chiaro che Palazzolo da sola non potrebbe fare tutto. E allora trainiamo gli altri: Siracusa, Noto, Avola, Ferla…
Con il festival del teatro classico dei giovani, fino a due anni, abbiamo gestito oltre 5mila presenze, perché non dovremmo riuscire a ripetere l’esperienza con l’Eurovision?
Fontanarossa rientra nelle distanze richieste. Palazzetto? Abbiamo soluzione alternativa, sempre al coperto, da 6.000 persone come richiesto. I tempi li abbiamo. Per ora non chiedetemi di più. Metteremo tutto nero su bianco nel dossier che invieremo alla Rai.
Acireale
Rimaniamo in Sicilia e ci spostiamo in provincia di Catania. La struttura in cui si dovrebbe svolgere il concorso dovrebbe essere il PalaTupparello. Il palazzetto risulta l’impianto sportivo coperto più grande della Sicilia, in quanto può contenere un massimo di 8 000 spettatori. È utilizzato anche per ospitare spettacoli musicali e concerti ed è situato a circa 1 km dal centro di Acireale.
Sanremo
La città dei fiori non poteva mancare nell’elenco delle candidate ad ospitare l’Eurovision 2022. Il sindaco Alberto Biancheri ha così commentato la candidatura del comune ligure:
Siamo consapevoli che molti requisiti richiesti dall’organizzazione dell’Eurovision vengono soddisfatti dalla nostra città, mentre su altri, pensando in particolare agli spazi, dobbiamo lavorare.
Come location possiamo pensare anche al mercato dei fiori (nel 1989 ha ospitato il Festival di Sanremo ndr), o altre strutture. Se ci sarà la volontà di farlo a Sanremo, come amministrazione siamo pronti ad attivarci con tutte le nostre forze. La nostra Città ha avuto un ruolo fondamentale nel traguardo raggiunto dai Måneskin, vincitori del Festival e quindi protagonisti all’Eurovision. Ritenevo giusto presentare la candidatura di Sanremo. Qualora la manifestazione si tenesse altrove, credo fortemente che Sanremo vada coinvolta in qualche modo, o direttamente dall’Eurovision, o con eventi e collegamenti collaterali.
Alessandria
Dal Piemonte, oltre a Torino, è arrivata la candidatura di Alessandria. L’assessore alle Manifestazioni ed Eventi della città, Cherima Fteita ha dichiarato a Radio Gold:
È stato tutto molto veloce. Il bando era uscito mercoledì e scadeva ieri. Abbiamo preso questa decisione quasi d’istinto, la concorrenza è tanta ma abbiamo deciso comunque di provarci. Entro fine agosto conosceremo tutti i parametri di riferimento che infatti non c’erano nell’avanzamento della candidatura.
Sebbene l’assessore non si sia sbilanciata rispetto alla location, in molti hanno pensato potesse essere La Cittadella.
Preferisco non dire nulla. Dobbiamo prima conoscere tutti i parametri tecnici, vedremo se riusciremo a soddisfare le richieste indicate. Dobbiamo ancora capire se la nostra ipotesi corrisponde a quei parametri. La Cittadella? Nel nostro immaginario quando pensiamo a un grande evento tutti pensano alla Cittadella, bisogna capire se ci sono le caratteristiche che possono soddisfare le richieste. Per ora, ripeto, abbiamo solo pensato a candidarci, poi quando sapremo i parametri di riferimento vedremo. Ci vogliamo provare, ci sentiamo di avere delle potenzialità, è un modo per fare esperienza, dopo averci provato anche per il raduno degli alpini. Non volevamo perdere questa opportunità. Lo so, sarà dura: tante altre città sono già pronte, nel nostro caso dovremo essere bravi a coinvolgere e a fare rete col territorio.
Matera
La capitale europea della cultura nel 2019, affida all’assessore alle attività produttive del comune lucano, Giuseppe Digilio, il commento alla candidatura. A Quotidiano del Sud ha dichiarato:
Ci sono delle difficoltà soprattutto in termini di risorse da trovare ma posso dire che appena avremo le indicazioni da parte della Rai procederemo a preparare il dossier con le indicazioni che ci vengono richieste e crediamo con la collaborazione non solo del Comune ma anche della Fondazione Matera Basilicata 2019 di poter portare avanti questo progetto. Del resto non dobbiamo dimenticare e può essere certamente un punto di forza su cui noi potremo puntare che Matera ha organizzato in questi anni importanti appuntamenti dal recente G20 Esteri che si è tenuto nella città dei Sassi agli appuntamenti importanti nel corso del 2019 a cominciare dall’evento inaugurale.
Viterbo
L’iniziativa è stata presa dagli assessori Marco De Carolis e Alessia Mancini. Proprio quest’ultima ha dichiarato a Viterbo News:
La nostra città accanto a delle metropoli, una sfida versione Davide contro Golia.
Appena è uscito il bando ci siamo sentiti con l’assessore de Carolis e abbiamo deciso di provarci. E’ un impegno che richiede grandissimi sforzi, ma apre ad innumerevoli possibilità anche soltanto l’essere candidati.
La candidatura non è stata fatta tanto per, abbiamo tutti i requisiti richiesti, c’è la vicinanza con l’aeroporto ed abbiamo le strutture, lavoreremo in questi due mesi intensamente per creare le condizioni affinché la giuria scelga noi.
Il nome di Viterbo in questo periodo sarà all’attenzione di tutta la stampa, e questo porterà una ricaduta economica in tutta la città. Chissà che dopo essere saliti alla ribalta per essere il paese natale di Bonucci, fresco vincitore del Campionato Europeo, la città dei papi non ospiti anche l’Eurovision 2022. Sarebbe l’ideale anche per i Måneskin, vincitori della scorsa edizione e coloro che apriranno la prossima, esibirsi vicino casa. Incrociamo le dita affinché l’asse Bonucci – Mancini – Måneskin porti quest’importante manifestazione nel capoluogo della Tuscia.
De Carolis, inoltre aggiunge:
Aspettiamo il 4 Agosto, quando riceveremo la documentazione con le richieste e vedremo.
Ciò che è certo è che abbiamo tutte le carte in regola per competere con le grandi metropoli. La concorrenza è tanta ma non ci spaventa. Abbiamo gli spazi, pensiamo ad una Fiera di Viterbo riadatta per l’evento, o l’uso di strutture temporanee appositamente allestite, anche le strutture ricettive non mancano. Tutto questo a beneficio della città e dei suoi cittadini.
Firenze
Il sindaco Dario Nardella e l’assessore alla cultura Tommaso Sacchi sono già al lavoro sul dossier da inviare alla Rai. A La Nazione, Sacchi ha dichiarato:
L’idea è che sull’onda di quell’impulso creativo dei tanti eventi internazionali che si svolgono a Firenze sia possibile catturare l’attenzione degli organizzatori. Presenteremo un dossier ambizioso.
Ricordiamo alcuni criteri fissi stabiliti dall’EBU, che le città candidate devono obbligatoriamente possedere:
- Un aeroporto internazionale a non più di 90 minuti dalla città.
- Oltre 2 000 camere d’albergo nella zona vicina all’evento.
- Un’infrastruttura capienza di 8.000 – 10.000 spettatori, con altezze disponibili di circa 18 metri, un centro stampa per almeno 1.000 giornalisti, un’area per le delegazioni che includa i camerini, strutture per il personale ed uffici, un’area per l’hospitality, servizi per il pubblico come toilettes e punti per la vendita di cibo.
Alla luce di questi criteri, risulta chiaro che per tutte le città analizzate nell’articolo, così come per Jesolo, Rimini, Bertinoro e Pesaro, la strada per ospitare l’Eurovision 2022 sia tutta in salita.
La Rai ha già consegnato i bid book con i requisiti specifici, alle Città candidate che avranno tempo fino a mercoledì 4 agosto per presentare tutti i dettagli della loro candidatura. Entro la fine di agosto dovremmo quindi scoprire, quale sarà la città che ospiterà l’Eurovision Song Contest 2022.