Nel corso degli anni la formula del concorso si è modificata, anche se i principi di base sono rimasti immutati. I paesi partecipanti presentano le canzoni, eseguite dal vivo in un programma televisivo trasmesso dal network dell’EBU, simultaneamente. Ogni paese partecipante è rappresentato da un’emittente televisiva, di solito, ma non sempre, è la TV pubblica di quel paese. Il programma è organizzato da uno dei paesi partecipanti (di norma il vincitore dell’edizione precedente), e la trasmissione viene mandata in onda dalla sede prescelta (studi televisivi, auditorium e teatri in passato, ora arene) dalla città ospitante. Nel corso di questo program Annulla ma, dopo che sono state eseguite tutte le canzoni, i paesi procedono a votare per i brani degli altri paesi: ogni nazione non può votare per la propria canzone. Alla fine del programma, viene dichiarata vincitrice la canzone con il maggior numero di punti. Il vincitore riceve, oltre al prestigio di aver vinto, un trofeo. Il paese vincitore è invitato a ospitare l’evento l’anno successivo.
Il programma è sempre aperto da uno o più presentatori, che accolgono gli spettatori. La maggior parte dei paesi ospitanti sceglie di sfruttare l’opportunità loro offerta dall’ospitare un programma con un pubblico internazionale di ampio respiro, ed è quindi comune, fra un brano e l’altro, vedere dei brevi filmati, detti cartoline, in cui vengono mostrate immagini della nazione che ospita il concorso. Tra le esecuzioni delle canzoni e l’annuncio dei voti, c’è sempre un momento di spettacolo, detto Interval Act.
La finale dell’Eurovision Song Contest finale si tiene tradizionalmente un sabato sera di maggio, alle 21.00 CET. Negli anni passati, però, il concorso si è tenuto anche di giovedì (nel 1956) e nei mesi di marzo e aprile.